Allievi a Pit Talk: “Raikkonen continua a rinascere e scomparire”

Kimi Raikkonen è stato autore di una bella gara a Melbourne. La Ferrari ha bisogno del suo pilota che domenica ha dato una grande mano a tutto il team.

La Ferrari deve la sua vittoria a Melbourne anche alla possibilità di avere potuto giocare con due punte, cosa che era mancata molte volte la scorsa stagione. Questo ha permesso di diversificare le strategie e cogliere con l’acume del muretto e la bravura di Vettel una insperata vittoria.

Kimi Raikkonen ha vinto l’ultimo Gran Premio proprio in Australia, un lustro fa con la Lotus, ed è l’ultimo campione del mondo con la vettura di Maranello. Il finlandese divide i tifosi, chi lo ama e chi non lo apprezza.

Sentiamo il pensiero di Pino Allievi intervenuto a Pit Talk per commentare il primo Gran Premio della stagione 2018:

Raikkonen continua a rinascere e scomparire a seconda delle coccasioni. Io ricordo il Raikkonen della McLaren che era un pilota strepitoso e che con le sue prestazioni si è guadagnato il posto in Ferrari. Ogni tanto si ricorda di essere quello, di essere un grande campione. Dovizioso lo ha capito a trenta anni. Raikkonen spesso dimentica quello che è stato. A me ha sempre affascinato molto. Mi sono spesso preso insulti da parte dei tifosi. In realtà il finlandese deve correre da campione, tante volte invece corre da comprimario svogliato. Ieri ha ricordato quello dei momenti migliori McLaren. Dovesse essere sempre così, sarebbe un pilota in grado di lottare per il titolo mondiale. Sia in qualifica che in gara Raikkonen andava meglio di Vettel. e lo ha detto anche il tedesco.

La Ferrari ha bisogno di due piloti di punta. Sia per le strategie, sia per il campionato costruttori. Quello che dovrebbe essere l’ultimo anno di Kimi in Rosso, potrebbe essere quello per lasciare un ricordo importante.La Rossa ha due piloti importanti e Kimi deve dare il suo contributo per riportare l’iride a Maranello. Manca ormai da troppi anni.

Il campionato è lungo, altre 20 gare. Il Bahrain è già dietro l’angolo. Vedremo cosa succederà.