Daniil Kvyat rischia di dire addio per sempre al mondo della F1. Nel giro di poche stagioni il pilota russo è passato da essere un talento emergente ad un pilota poco considerato, soprattutto da casa Red Bull. Nel 2018 difficilmente lo si vedrà nel mondiale di F1, salvo sorprese.
Che cosa farà Daniil Kvyat nel 2018? Difficilmente sarà al via del prossimo mondiale di F1 salvo sorprese. Dopo l’appiedamento da parte di Helmut Marko subito dopo la fine del GP ad Austin, Kvyat ha lasciato la sua scuderia (Toro Rosso) senza aver avuto neanche il tempo di salutare i componenti del team di Faenza. Dopo quella notizia non si è saputo più nulla di Kvyat, salvo qualche indiscrezione che davano in contatto il russo con la Williams per un possibile sedile in vista del 2018.
Ma dopo l’annuncio dei giorni scorsi da parte della Williams, ovvero della partecipazione ai test di Abu Dhabi post GP di Robert Kubica e da Radio Paddock che sempre più frequentemente parla di un contratto già fatto tra il polacco e il team inglese, le possibilità di vedere il russo con il team di Grove si assottigliano sempre più. In pratica l’unico sedile ancora libero per la prossima stagione, difficilmente sarà occupato da Kvyat.
E seppure non ci fosse Kubica già con un piede nella monoposto, la concorrenza al il pilota russo la farebbe anche Pascal Werhlein. Il pilota tedesco della Sauber è supportato da Toto Wolff e dalla Mercedes, con la casa di Stoccarda che fornisce power-unit ed altri componenti al team inglese.
Ma tornando a Daniil Kvyat, resta da capire in quale categoria correrà il prossimo anno. All’orizzonte potrebbe esserci un ruolo da terzo pilota in qualche scuderia, magari puntando a tornare pilota titolare nel circus dal 2019. Il russo se vuole rimanere aggrappato alla F1 deve puntare ad un ruolo di collaudatore in una delle scuderie presenti.
Se non riuscisse a strappare nemmeno un ruolo da collaudatore, è chiaro che Kvyat dovrà puntare a correre in altri campionati, primi su tutti il WEC (magari potrebbe arrivare un’offerta da parte della Toyota). Poi un’altra opzione per il russo è la Formula E, sempre più un campionato riconosciuto come unica possibile alternativa alla F1.
Potrebbero essere proprio una tra queste citate categorie a poter rilanciare la carriera di Kvyat, poichè il russo non è stato demolito in pista dai suoi avversari, bensì psicologicamente dal management di Marko e dalla politica che vige in Red Bull.
Alberto Murador