“Vettel, stagione da 7,5: ha fatto errori ed è nervoso!” Baldisserri a Pit Talk

Abbiamo avuto il piacere di intervistare Luca Baldisserri, intervenuto nella puntata 117 di Pit Talk andata in onda ieri su Radio Godot. L’ingegnere ex Ferrari e coach di Lance Stroll in Williams, ha parlato di Sebastian Vettel e della particolare fase che sta attraversando l’alfiere della Ferrari.

di Francesco Svelto |

 

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Le ultime tre gare del mondiale hanno, di fatto, segnato l’esito dello stesso, relegando fuori – o quasi – dai giochi la Ferrari e il suo pilota di punta, Sebastian Vettel. Intervenuto a Pit Talk, Luca Baldisserri ha voluto sottolineare come la stagione del tedesco sia da 7,5 in quanto esaltante fino a Monza – al contrario di quanto in molti potessero aspettarsi ad inizio stagione – ma, tuttavia, non esente da errori.

Baldisserri non lo ha specificato ma i principali indiziati del bolognese sono quasi sicuramente gli episodi di Baku e di Singapore, dove Vettel ha dimostrato di perdere le staffe in situazioni particolarmente complicate. Ma se la gara azera capitava a metà stagione circa, con tutto il tempo di rimediare, l’episodio di Singapore è avvenuto in una fase molto più critica, ovvero dopo la sconfitta – pesantissima – di Monza e soprattutto poco prima degli sfortunati episodi di Sepang e Suzuka di cui Vettel, stavolta, ha colpe pari a zero.

Tuttavia è il nervosismo il tema centrale del dibattito con Baldisserri. Cosi il bolognese:

Vettel grande pilota ma ha fatto qualche errore finora. Ha dimostrato di essere nervoso, non sta guidando con quella tranquillità che ha avuto fino a pochi anni fa. Ha dimostrato di essere nervoso e ha avuto dei comportamenti non da lui.

Ora, è fuori discussione che il Vettel degli anni Red Bull era un ragazzo più tranquillo e spensierato del Vettel ferrarista. E questo non solo perchè avesse un missile tra le mani che gli garantisse prestazioni sempre e ovunque (anzi, il tedesco nelle stagioni 2010 e 2012 ha dovuto lottare e tanto) ma soprattutto per il fatto che non fosse obbligato a vincere. Un contesto come quello dei “bibitari” è differente da quello di Maranello – purtroppo o per fortuna – nel quale si è condannati a vincere. Essere piloti del team più leggendario della storia del motorsport mondiale è un qualcosa di ineguagliabile per un pilota, un orgoglio, un vanto, ma – quando le cose si fan difficili – anche un fardello che solo in pochi possono sopportare.

 

Francesco Svelto