La F1 a Singapore per l’ultima volta?

Quando Il Gran Premio di Singapore venne inserito nel calendario gare del 2008, le competizioni automoblistiche salutarono il ritorno alla ribalta internazionale del vecchio “Orient Gran Prix” tutto questo grazie all’indipendenza ottenuta dalla federazione malese.

La prima edizione del gran premio vide il naufragare di Felipe Massa, in piena corsa per la conquista del titolo piloti con la Ferrari, che alla ripartenza dalla sosta per il cambio gomme e rifornimento strappò il lungo tubo compromettendo la sua gara e rendendo difficile la sua rincorsa al titolo.
La gara venne vinta da Alonso con la Renault ma rimase negl’annali non per le abilità di guida dello spagnolo ma per il cosiddetto crashgate ad opera di Briatore, team principal Renault, che, per favorire lo spagnolo, architetto’ un fittizio incidente al compagno Piquet col risultato di far entrare la safety car e favorire la Renault del caposquadra che “casualmente” aveva appena effettuato le operazioni ai box quindi in vantaggio rispetto a tutti gli altri che a quel momento non avevano ancora effettuato nessuna operazione ai box.

L’edizione del 2009 vide l’affermazione di Hamilton con la McLaren, particolarmente a prorio agio tra le stradine della Monaco d’oriente.

Finalmente nel 2010 si assistette all’affermazione della Ferrari di Alonso, che partito dalla pole position, riuscì a riintuzzsare gli assalti di Vettel con la Red Bull. Quell’edizione viene ricordata dai ferarristi in quanto risultò essere il “ritorno” al gran chelem da parte di un pilota di Maranello, infatti l’ultima in ordine di tempo fu firmata da Michael Schumacher in occasione del gp di Ungheria del 2004.

La monotonia del dominio Red Bull (2011/2012/2013) venne interrotta da Hamilton nel 2014 che alla guida dell’imbattibile Mercedes Hybrid impose il suo ritmo martellante devastando le ambizioni del duo Red Bull alle sue spalle e della Ferrari di Alonso giunti così al traguardo senza essere riusciti a impensierire il britannico.

Singapore 2015 vide tornare la Ferrari in pole position e prima al traguardo, entusiasmando il pubblico per la gara di Vettel autentico dominatore della gara nonostante diverse safety car e la presenza minacciosa della Red Bull di Ricciardo alle sue spalle pronta ad approfittare di qualsiasi errore del pilota di testa. Il tedeschino della Ferrari non ha mai nascosto di gradire particolarmente questo tracciato infatti nell’edizione del 2016, in piena crisi Ferrari, riuscì a rimontare, dopo una disgraziata qualifica segnata dalla rottura della barra antirollio, fino al quinto posto tra gli applausi del, poco, pubblico presente. La vittoria fu appannaggio della Mercedes di Rosberg e tutto faceva pensa che il dominio angloteesco si sarebbe protratto ancora per diverse stagioni.

Gli organizzatori del GP di Singapore, spaventati dal pubblico in costante diminuzione e dallo scarso spettacolo offerto n pista annunciarono che l’edizione del 2017 sarebbe stata l’ultima.

Alla vigilia della gara, una prevendita molto alta, probabilmente grazie al duello al vertice della massima formula tra due marche storiche del Motorsport, Ferrari e Mercedes, e due tra i piloti più talentuosi dell’ultima generazione, Hamilton e Vettel, ha indotto gli organizzatori a trattare con Liberty media il rinnovo dell’accordo per gli anni a venire.

Di sicuro il gp di Singapore non ha il glamour di Monaco, anzi la natura del cicruito lo rende poco interessante dal punto di vista del pilotaggio, però grazie al cambio dei regolarmeni attuati lo scorso anno, può diventare basilare per la rincorsa al titolo della Ferrrari e questo e’ sufficiente per destare l’annoiato pubblico e farlo correre sulle tribune.

Ci sara nel 2018 un altro gp di Singapore? A tutt’oggi non lo sappiamo, auguriamoci però di poter assistere a una stagione avvincente come questa in corso, in tal caso gli spalti saranno pieni e tutti i circuiti diventeranno teatro di avvincenti sfide che sono da sempre il motivo primario d interesse per questo nostro sport.