Dominio Mercedes a Monza, una Ferrari che recupera posizioni con Vettel che chiude in terza posizione ma che non gli permette di mantenere la leadership nel mondiale piloti.
Il divario tra Mercedes e Ferrari è apparso evidente durante il GP d’Italia. Avrà probabilmente influito la scelta aerodinamica estrema della Rossa che paradossalmente era stata fatta per cercare di rimanere più vicino possibile alle frecce d’argento.
Ad influire sicuramente anche lo sviluppo del motore Mercedes portato in pista già a Spa ma di fatto, la momento il mondiale della Ferrari sembra prendere una piega preoccupante. Riemergono sicuramente i vecchi fantasmi che hanno accompagnato, nel corso delle stagioni passate la squadra e i tifosi quando emergevano le difficoltà di sviluppo della monoposto nel corso dell’anno.
Rimane la speranza che sui prossimi tracciati, forse più consoni alla SF70-H si possa tornare a dare fastidio alle Mercedes, contando magari sul nuovo motore che dovrà debuttare e quindi su qualche cv in più e ad una efficienza di recupero energetico accresciuta.
Da non ignorare il recupero tecnico della Red Bull che ancora una volta, su una pista non certo a lei indicata per i limiti evidenti del proprio motore TAG (Renault) riesce ad inserirsi tra le due monoposto di Maranello.