Gian Carlo Minardi non ci ha parlato soltanto di Spa e della lotta Ferrari-Mercedes che si infiammerà in questo finale di stagione. Il manager faentino ci ha detto la sua anche sulla situazione contrattuale dei piloti Ferrari, con Raikkonen confermato ma la cui scelta desta qualche perplessità, ci ha parlato delle future scelte di Alonso ma anche di Giovinazzi e Leclerc, probabili piloti Sauber per la prossima stagione.
di Francesco Svelto | Follow @f_svelto
Qualche giorno fa vi è stata la conferma ufficilale di Kimi Raikkonen che resterà a Maranello anche per la prossima stagione. Al di la delle battute di rito, è per caso questa una sorta di manovra di convincimento per Vettel al fine di fargli seguire le orme del suo compagno di squadra?
GCM: Indubbiamente adesso Vettel non ha ancora messo nero su bianco, nonostante le proposte faraoniche che ha avuto. Secondo me qualcosa verrà fuori subito dopo Singapore, che è il momento in cui si può capire se può vincere o no il mondiale.
La Ferrari comunque si è tutelata scegliendo di continuare con un pilota che conosce bene. Tuttavia la ritengo una scelta discutibile perchè a 38 anni dovrebbe pensare di ritirarsi ma magari la scelta è giustificata dal fatto che in Ferrari non hanno ancora in mano la firma di Vettel e quindi il rinnovo potrebbe avere un duplice scopo: quello di proporre al tedesco un compagno di squadra a lui gradito e continuare con almeno un pilota che dia continuità al lavoro svolto finora.
Restando in tema mercato piloti. Cosa farà Alonso nel 2018?
GCM: Non lo so, bisogna capire se ha trovato il bandolo della matassa della situazione Honda. La sua decisione arriverà all’ultimo momento ma se la situazione dovesse restare quella attuale, ho paura che abbandoni la F1. Lo dico con la morte nel cuore.
Inoltre c’è da dire che l’abbandono di team blasonati nel WEC come la Porsche potrebbe distoglierlo dall’idea di gareggiare a Le Mans. Suppongo che possa concretizzarsi l’ipotesi che vada in America. Spero di sbagliare perchè lo ritengo ancora il miglior pilota che c’è in circolazione.
Non c’è possibilità per un posto in Mercedes ?
GCM: Credo di no salvo cataclisimi impensabili come è successo l’anno scorso con Rosberg.
Da Alonso, che è tra i più anzianotti del gruppo, ai giovani del futuro. C’è la concreta possibilità di vedere Antonio Giovinazzi, magari insieme a Charles Leclerc, il prossimo anno titolari con la Sauber grazie alla rinnovata partnership tra la Ferrari e il team elvetico ?
GCM: La Ferrari tramite il presidente Marchionne ha esternato fino a pochissimo tempo fa – l’ultima volta alla fine di luglio – il proprio supporto ai giovani. Speriamo che questa cosa possa concretizzarsi perchè è soltanto con l’aiuto della Ferrari che questi ragazzi possono arrivare ad ottenere il loro meritato posto in F1. Giovinazzi e Leclerc hanno meriti e qualità per essere messi alla prova e mi auguro che questo avvenga. Dipenderà molto dal nuovo rapporto tra la Ferrari e la Sauber.
Restando in tema giovani, di recente Gunther Steiner, team principal della Haas, ti ha fatto dei complimenti per il contributo che hai dato alla F1 con i giovani che hai lanciato.
GCM: Non vorrei che fossero stati dei complimenti a metà, dato che ha detto che i giovani erano anche il mio business. Minardi ha sempre valorizzato i giovani ma non solo in ambito piloti ma anche in figure come ingegneri e tecnici dei più disparati settori. Dal nostro team son venuti fuori anche ingegneri che attualmente lavorano nei due top team della F1 attuale e altri che sono ancora in Toro Rosso.
Negli anni in cui abbiam corso noi c’erano anche fino a 18 team, ed arrivare sempre tra i primi dieci e lottare per arrivare a punti nei GP – prima soltanto i primi sei classificati ottenevano punti – non era cosa facile. Se certi personaggi sono arrivati dove sono, significa che si tratta di persone valide e che la nostra scuola ha fatto qualcosa di importante. Non era solo business.
Cosa pensi dell’halo. Ritieni che la sua introduzione sia “filosoficamente” da F1 oppure no ?
GCM: Bisogna chiederlo ai piloti più che altro, anche se ho visto che tra di loro non c’è coerenza di giudizio. Francamente non so che problematiche possa dare ma credo che non possa risolvere tutti i problemi in tema di sicurezza. Tuttavia mi adeguo a quelle che sono le decisioni prese. Molte volte, in passato, è capitato che le decisioni prese son state criticate ma alla fine si son rivelate valide e hanno effettivamente migliorato la sicurezza in F1. Io mi auguro soltanto che non sia da ostacolo alla visibilità del pilota e che non vada ad ostacolare le operazioni di recupero del pilota in caso di incidente. Relativamente alla filosofia, io credo che non si debba lasciare nulla di intentato su questo tema ma detto francamente, non credo che sia efficace per lo scopo.
Francesco Svelto