F1 | Vettel e quei giri di troppo sulla gomma forata a Silverstone

Ferrari-Pirelli, storia di un amore molto travagliato. Dopo Spa 2015 le relazioni sembrano migliorate, ma a Silverstone si è verificato un episodio del tutto inatteso, di cui è stato vittima Sebastian Vettel. Ma di chi è la colpa?

Un passo indietro – Dopo il dramma in terra belga, in cui erano piovute le pesantissime accuse della Ferrari alla Pirelli a fronte della scarsa durata delle proprie gomme, l’azienda ora capitanata da Mario Isola aveva diramato una serie di raccomandazioni ai team, in collaborazione con la FIA, sull’uso e manutenzione dei pneumatici, pressioni di gonfiaggio, giri di percorrenza e gestione delle anomalie.

Silverstone: Bottas, Verstappen e quel pit-stop… – Ma a quanto sembra il problema capitato a Silverstone è stato di natura sostanzialmente diversa, una “foratura lenta”. Analizzando quanto accaduto, Sebastian Vettel ha sostituito le sue gomme al 18. giro, tentando subito una strategia aggressiva per sopravanzare la Red Bull di Max Verstappen, tattica che gli riesce visto che, appena sostituite le gomme, guadagna un ampio margine sul proprio avversario. Il pilota della Ferrari, dunque, decide di proseguire nella sua strategia aggressiva e contendere la seconda posizione a Valtteri Bottas, fa segnare il suo record personale al 38. passaggio, ma nelle tornate successive, forse per un detrito o forse per l’eccessiva percorrenza sulle Soft, la gomma anteriore sinistra cede e incappa in una foratura e, nonostante questo, il pilota tedesco ha proseguito nonostante il problema si fosse già manifestato.

Dunque, forse, la colpa è stata da un lato del team che ha deciso di effettuare il primo pit-stop troppo presto (Vettel è stato il primo a fermarsi) e dall’altro dello stesso pilota e dei tecnici della telemetria nel non accorgersi della foratura e, in ultima analisi, forse il ricercare strategie fin troppo aggressive alla fine ha portato a risultati particolarmente negativi. E se si è tanto parlato in passato della scarsa durata delle coperture italiane, mai come in questo caso il comportamento del gommista italiano non è in alcun modo censurabile. Chi è causa del suo mal…