Leo Turrini a Pit Talk parla dei tre ultimi Gran Premi prima della pausa estiva e del rapporto tra Vettel e la Ferrari.
Il blocco dei Gran Premi di luglio, prima della sosta estiva, quanto è incidono sul mondiale?
Sono tre gare per la lotta per il titolo importanti. Se in Austria, a Silverstone ed in Ungheria, come è stato negli ultimi gran premi, la Mercedes ribadisse la sua superiorità, sarebbe un segnale. Ricordiamo che Vettel e Raikkonen hanno beccato più di un secondo in prova a Baku. Ci sono tre gare su piste diverse. Se la Mercedes si mette saldamente davanti, mette una ipoteca sul mondiale, anche se poi ci sono parecchie gare dopo la sosta.
E il rinnovo di Vettel, qualcuno vocifera di un accordo fino al 2021?
Vettel ha sempre detto che avrebbe legato la sua permanenza al livello di competitività della Ferrari. Io penso che per come si stanno mettendo le cose, l’interese di Vettel è quello di restare in Ferrari. A quasi metà campionato è in testa. Immagino che lui una spinta a cercare fortuna altrove non ce l’abbia. Sulla tempistica e la durata del contratto c’è da vedere. Immagino che Vettel possa rinnovare per due anni con una opzione per gli anni successivi. Ma tenete presente che i contratti sono non sempre rispettati. Alonso aveva un contratto con la Ferrari ed ha concordato di andarsene. Per come stiamo vedendo la Ferrari, spero che Vettel rimanga a Maranello, perché stiamo vivendo una stagione eccitante.
Un carattere un po’ fumino come Vettel come lo stanno gestendo in Ferrari?
Per gestire un campione cosa si intende? Ricordo Prost, Senna, Mansell, ma anche lo stesso Hamilton, sono piloti con una personalità forte. Nessuno si può mettere li accanto a dirgli cosa deve fare. Seb si gestisce da solo. Ha i suoi difetti, ha un carattere un po’ fumino. Non è un personaggio che sa fingere. Ad esempio alla fine a Baku ha detto quello che pensava, cioè che andava punito anche Hamilton. Parliamo di uno che ha vinto quattro mondiali. Come fanno a gestirlo? Ritengo che vada lasciata libertà ai piloti.
E Raikkonen ancora in Rosso nel 2018?
E’ una situazione in divenire, molto legata alla scelta di Vettel. Seb gradisce molto Kimi al suo fianco. L’ultima parola in materia spetta a Marchionne. Nel caso volesse sostituire Raikkonen, se la Ferrari punta su un giovane, io non ho niente da dire. Kimi è un grande campione ma è il più vecchio del Circus. Se la Rossa deve sostituire Kimi per mettere Perez o Hulkenberg, sarei molto perplesso.