Nel trionfo Ferrari di Monaco un’unica nota stonata. Il muso lungo di Kimi Raikkonen nonostante un doppio podio atteso da 16 anni. Raikkonen è stato sacrificato a favore di Vettel o no? Ci saranno malumori interni in Ferrari? Analizziamo quanto accaduto ieri a Monaco.
La Ferrari non faceva doppietta a Montecarlo dal 2001 ( Schumacher e Barrichello). In generale, alla rossa, una doppietta mancava dal GP di Germania del 2010. Tempi “geologici” in un contesto come la Formula 1.Ieri sulle stradine del principato per le Ferrari è stata una marcia trionfale. Mai in difficoltà e saldamente in testa dal 1° all’ultimo giro. Eppure, sul podio, era ben visibile il disappunto di Raikkonen.
Il finlandese, autore di una zampata in qualifica valsa una inaspettata pole, è stato senza dubbio sacrificato a favore di Vettel lasciato in pista più a lungo per ritrovarsi poi in testa alla gara dopo la propria sosta. E’ stato giusto?
A parere di chi scrive si. Tra i due ferraristi è Vettel quello in lotta per il mondiale. Con Hamilton in difficoltà era necessario e doveroso ottenere il massimo risultato a favore di chi è leader della classifica generale, Vettel. Kimi Raikkonen non l’ha presa benissimo ed è qui che bisogna fare delle valutazioni.
Ieri Raikkonen ha corso il miglior GP da quando nel 2014 è rientrato in Ferrari. Un Raikkonen del genere non lo si vedeva da una decina di anni. Veloce, concreto, senza errori. Entusiasmante. Dall’altro canto Vettel ha meritato di vincere. Trovatosi in testa ha allungato il proprio vantaggio su Raikkonen legittimando di fatto la scelta della squadra.
Comprensibile la delusione di Raikkonen. Questa però dovrà subito lasciare il posto alla consapevolezza d’aver svolto un lavoro eccellente . Kimi ha dimostrato di essere ancora un pilota da Ferrari, magari anche per la prossima stagione.
A stonare invece sono state le dichiarazioni della Ferrari attraverso il proprio Team Principal Maurizio Arrivabene che ha negato che in Ferrari si facciano giochi di squadra. Spiegarli alla luce di quanto detto sopra non sarebbe stato per nulla scandaloso oltre che più trasparente nei confronti di piloti e tifosi.
Raikkonen è bene ritrovi subito il sorriso. Solo confermando questo rendimento potrà dimostrare alla squadra di meritare una vittoria. Raikkonen fa parte della storia Ferrari, alla Ferrari ha dato tanto ma dalla Ferrari ha anche ricevuto altrettanto. La stessa Ferrari con lui è stata paziente e riconoscente. Il 2014 fu un anno deludente, non convinse troppo nemmeno l’anno successivo strappando in ogni caso un rinnovo contrattuale.
Solo lo scorso anno Raikkonen inziò a convincere, finendo comunque la stagione dietro ad un Vettel particolarmente sottotono.
Ieri un secondo posto di Vettel sarebbe costato 5 punti nella lotta con Hamilton. In un mondiale così competitivo ed avvincente la Ferrari non poteva permetterselo. Dispiace per Kimi, ma in ottica mondiale è stato giusto così.