Michele Alboreto con la sua Ferrari non riesce a vincere per pura sfortuna e nonostante una rimonta rabbiosa.
Il circuito di Monaco, delizia per i fuoriclasse e dibolica gabbia per tutti gl’altri, nel 1985 presentò una grande novità: dopo tanti anni in testa alla classifica si sono due italiani, tra i più talentuosi: De Angelis e Alboreto.
Al giovedì Senna e la Lotus dettarono subito legge. La macchina inglese, con un motore turbo più progressivo e con delle regolazioni fantastiche dovute all’acume tecnico del direttore tecnico Ducarouge, pennellava i maricapiedi delle anguste stradine del principato. Al secondo posto la macchina italian più ricca di storia e tradizioni: l’Alfa Romeo di Patrese. Un’Alfa nelle posizioni di testa fece più notizia di una Ferrari in difficoltà.
Al sabato, risolti i problemi, la Ferrari tornò davanti e l’Alfa… dietro. A vederla la Ferrari 156/85 sembrava nata per destreggiarsi su quelle stradine e Alboreto non faticò a strappare il miglior tempo delle libere candidandosi alla conquista della pole position.
Nelle prime battute dell’ora di qualifica Alboreto fece il miglior tempo riuscendo ripetutamente a batterlo, fino a quando Senna dettò la sua legge e con la Lotus conquistò la pole. Sul finire delle qualifiche la Ferrari dell’italiano scese in pista ma venne stoppato dal brasiliano che, per salvaguardare la pole position, cominciò a girare lentamente bloccando palesemente ogni tentativo messo in atto dalla Ferrari con risultato di farle perdere anche la seconda piazza in griglia ai danni di Mansell con una Williams Honda rivitalizzata. Furibondo l’italiano della Ferrari non le manda certo a dire al brasiliano e medita una gara tutta d’attacco.
Alla partenza Alboreto scattato benissimo si mette in coda alla Williams di Mansell che supera con una superba manovra a Saint Devote, nonostante un piccolo avallamento quasi mette di traverso la rossa nazionale, e si mette in caccia alla nera Lotus fino a raggiungerla. Ormai negli scarichi della macchina inglese, la Ferrari abbozza attacchi in ogni curva, ma l’asso brasiliano non è certo un tipo da farsi sorprendere fino a quando un improvviso rallentamento porta Senna ai box. Un boato saluta la Ferrari in testa al gp di Monaco.
L’italiano guadagnò con facilità su un sornione Prost, secondo con la McLaren, fino al 16°giro quando Piquet tentò di passare Patrese in prossimità della staccata di Saint Devote. Il brasiliano non si accorse del piccolo avvallamento e andò a scontrarsi contro l’Alfa dell’italiano dando vita a un incidente spaventoso che sparse olio e resti di carbonio su tutto il rettilineo e in prossimità della frenata alla corda della curva di Santa Devota.
Dai resti delle due macchine uscirono incolumi i due piloti proprio mentre la Ferrari scivolava sull olio sparso nella pista riuscendo ad evitare ogni contatto con le barriere ma non di perdere la prima posizione. Ripresa la pista l’italiano cominciò a rincorrere la McLaren di testa ma un detrito ne fermò la rincorsa obbligandolo a percorrere lentamente parte del circuito fino a raggiungere i box per la sostituzione del pneumatico.
Al ritorno in pista Alboreto dal quarto posto comincia a risalire posizioni superando prima De Cesaris al Mirabeau e De Angelis sul traguardo. Una volta al secondo posto la voglia di prendere Prost è tanta ma ormai non ci sono abbastanza giri per poterlo fare e taglia il traguardo in seconda posizione.
Da Monaco la Ferrari uscì sconfitta ma non battuta, Due italiani sono sempre in testa al mondiale e Ferrari e McLaren sono sempre più protagoniste di un campionato bellissimo e avvincente.
La classifica finale:
Pos | N. | Pilota | Costruttore | Giri | Tempo/Ritiro | P. al via | Punti |
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1 | 2 | Alain Prost | McLaren-TAG | 78 | 1:51:58.034 | 5 | 9 |
2 | 27 | Michele Alboreto | Ferrari | 78 | + 7.541 | 3 | 6 |
3 | 11 | Elio De Angelis | Lotus-Renault | 78 | + 1:27.171 | 9 | 4 |
4 | 25 | Andrea De Cesaris | Ligier-Renault | 77 | + 1 giro | 8 | 3 |
5 | 16 | Derek Warwick | Renault | 77 | + 1 giro | 10 | 2 |
6 | 26 | Jacques Laffite | Ligier-Renault | 77 | + 1 giro | 16 | 1 |
7 | 5 | Nigel Mansell | Williams-Honda | 77 | + 1 giro | 2 | |
8 | 6 | Keke Rosberg | Williams-Honda | 76 | + 2 giri | 7 | |
9 | 18 | Thierry Boutsen | Arrows-BMW | 76 | + 2 giri | 6 | |
10 | 3 | Martin Brundle | Tyrrell-Ford | 74 | + 4 giri | 18 | |
11 | 30 | Jonathan Palmer | Zakspeed | 74 | + 4 giri | 19 |