F1 | A Melbourne segnali di futuro: pura velocità e sorpassi veri

Melbourne è stata la gara di apertura non solo della nuova stagione iridata ma anche della nuova era della F1 targata Liberty, la nuova proprietà che rappresenta una sorta speranza, per molti, di proiettare la massima categoria in una nuova dimensione di spettacolo e competitività.

di Francesco Svelto |

 

Il GP d’Australia è già in archivio. La gara attesa da mesi è arrivata a valle di una modifica ai regolamenti molto importante e che ha modificato non solo la morfologia delle vetture ma anche le reazioni di quest’ultime alla pista.

Gli spunti che abbiamo potuto notare nella giornata di ieri sono già molteplici e abbiamo provato a sintetizzarli cosi:

– Velocità pura: le nuove monoposto batteranno tutti – o quasi – i record delle piste dove metteranno le ruote. Il binomio formato dalla nuova aerodinamica e dalle nuove gomme permette un incremento prestazionale nell’ordine dei 4/5 secondi a tornata, che era un po’ quello che piloti e fans in giro per il mondo volevano per la categoria regina del motorsport: la velocità pura.

Sabato, Lewis Hamilton ha stabilito il tempo monstre di 1:22:188, polverizzando il primato precedente. Per darvi un’idea di quanto preformanti siano le nuove monoposto, riportiamo questo video dall’utente rrobertsstanley della piattaforma digitale Reddit che era presente sabato in curva 11:

– Sorpassi pochi ma buoni: la gara dell’Albert Park se la analizziamo con la veste dei “tifosi” è stata stupenda, memorabile. La realtà delle cose però è un tantino diversa e l’entusiasmo dato dalla vittoria della Ferrari di Sebastian Vettel fa un po’ a scazzottate con una gara oggettivamente noiosa, caratterizzata da un trenino di vetture in grado quasi mai di sorpassare. Era una cosa auspicabile, che gli addetti ai lavori avevano previsto da tempo a causa dell’aumentare del downforce delle vetture e dell’aumentato grip delle stesse. E ieri neanche il DRS ha aiutato in tal senso (e qui andiamo al punto successivo).

L'immagine può contenere: spazio all'aperto– DRS meno importante: discorso intimamente collegato al punto precedente. Nonostante le tante attivazioni del dispositivo, i sorpassi che hanno sfruttato il sistema sono stati pochissimi. Dal punto di vista dei puristi dello sport questo è un bene, in quanto le manovre di cui abbiamo potuto godere son stati sorpassi “veri” e non agevolati da un artificio definito ben al di la della morale sportiva. Ad ogni modo il sistema è sotto inchiesta in quanto la gara di Melbourne è stata sfruttata come test per capire la fattibilità di una o più modifiche al sistema (ne abbiamo parlato qui: https://www.f1sport.it/2017/03/f1-drs-inchiesta-melbourne-test-cambiamenti/). Già dalla Cina, weekend del 9 aprile, potremmo avere delle importanti novità in tal senso.

L'immagine può contenere: auto e spazio all'aperto

– Gomme dure e meno influenti: ieri Kvyat ha effettuato 34 giri con le gomme ultra-soft, quelle più morbide e prestazionali della gamma Pirelli, e con lui anche altri piloti hanno completati lunghissimi run con questa mescola. Melbourne non è un tracciato dai grandi consumi di gomme ma 34 giri sono ben oltre la metà gara e questo è un dato indicativo della strategia Pirelli in merito alla composizione delle gomme progettate per quest’anno.

In altri termini: le gomme non si degradano con la stessa velocità e modalità delle stagioni precedenti e risultano meno sensibili alle differenti caratteristiche di assetto delle varie vetture. Di conseguenza influiscono di meno sul risultato finale. E anche tale aspetto è un dato che dovrebbe essere visto in un’ottica di positività per lo sport.

Infine due parole sulla questione burocrazia. La gara australiana non ha fornito particolari episodi da analizzare con la lente di ingrandimento ma la tendenza dichiarata sia dalla Fia a gennaio che da Whiting venerdi è quella di essere un tantino più flessibili su eventuli incidenti od episodi di gara dubbi, lasciando più libertà di interpretazione ai giudici. Anche questo, se vogliamo, è un ulteriore indicazione del fatto che tira aria nuova in F1.

 

Francesco Svelto