F1 | Ferrari 2017: la sfida ora è lo sviluppo

Presentata a Fiorano il 25 febbraio, la Ferrari SF70H. Tra speranze e dubbi, inizia una stagione fondamentale per il cavallino.

di Giulio Scaccia

Finalmente è arrivata. Dopo un inverno con tante congetture e ipotesi che abbiamo fatto su f1sport.it che si sono rivelate fondate riguardo alcune soluzioni della Rossa, ora l’attesa è per i test di Barcellona e per la prima gara a Melbourne. La SF70H e la stagione 2017 saranno uno spartiacque. Se la vettura o meglio il progetto di base è centrato, la Ferrari magari non potrà lottare per il titolo, ma sicuramente non accuserà il gap attuale con la Mercedes. Se le cose andranno per il verso sbagliato, sarà accumulato altro ritardo tecnico e sarà poi difficilissimo da colmare. E non sappiamo poi quali potranno essere le scelte di Marchionne, che considera la Rossa di Maranello come una qualsiasi azienda del gruppo e non un mito da coltivare e coccolare.

Ma andiamo per ordine. Le novità sono state ampiamente analizzate, dall’adozine sul muso di un s-duct stile Mercedes, pance con prese d’aria dei radiatori molto alte e strette, per facilitare lo scorrimento dei flussi verso il posteriore. In particolare il lavoro sembra essersi concentrato sulla parte centrale della vettura, con il lavoro congiunto di Simone Resta e degli aerodinamici Sanchez e Cardile. Il posteriore presenta la pull road incorporta nel cambio e si vocifera che ulteriori affinamenti sono allo studio. L’alettone posteriore un doppio pilone, a differenza delle altre vetture presentate fino ad ora. Nulla o poco sappiamo della PU versione 2017, che dovrebbe agevolare nella nuova struttura il funzionamento della parte ibrida.. Ad essere un po’ maligni, sembra quasi che la struttura a matrice abbia partorito una serie di scelte che poi sono state assemblate. Ad esserlo meno, quella che appare è una Ferrari che prova ad azzardare alcune scelte.

Al di là delle dichiarazioni di facciata, forse le parole più interessanti sono quelle di Mattia Binotto, il direttore tecnico della Ferrari che sul sito ufficiale della scuderia di Maranello ha dichiarato:

Bisogna arrivare prima degli altri nello sviluppo, bisogna velocizzare la capacità di sviluppo, cercare di portare più innovazione e prestazione in tempi brevi in Australia. Chi sarà stato bravo a velocizzare sarà primo in Australia a Melbourne.

Sembra scontata la frase ma in realtà potrebbe non esserelo. Lo sviluppo negli ultimi anni, da quando sono stati aboliti i test, è il vero tallone di Achille della Rossa, ne sa qualcosa Alonso che ha lasciato per strada almeno due mondiali.

Barcellona sarà importante per tutti ma sopratutto per la Ferrari. Alcune voci indicano un ritardo di progettazione della SF70H. Ma anche se non fosse, le uniche occasioni in pista, prima dell’avvio della stagione, saranno per il team il vero banco per sviluppare tutto quello che c’è di buono sul progetto 668. Vettel e Raikkonen sono chiamati a dare il massimo, ma se non saranno supportai da una vetura all’altezza, possono fare poco. La stagione 2017 potrà essere la stagione del rilancio vero. Se invece sarà un disastro come alcuni pronosticano, la Ferrari rischia di cadere in un buco nero da cui sarà difficile uscire in tempi brevi.