F1 | Gp Giappone: Red Bull con il bicchiere mezzo pieno

Dopo la doppietta conquistata in Malesia, la Red Bull qui in Giappone ottiene un ottimo secondo posto con Max Verstappen, ma un deludente sesto con Daniel Ricciardo. A quattro gare dal termine la Red Bull ha ben 50 lunghezze di vantaggio rispetto alla Ferrari nei costruttori.

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Nel Gp del Giappone corso oggi a Suzuka, la Red Bull si è dimostrata ancora una volta la scuderia più vicina alla Mercedes. Ma a differenza della Malesia quando la Red Bull fece doppietta, il team austriaco si è dovuto accontentare di avere solamente una vettura sul podio, ovvero quella di Max Verstappen secondo dietro a Nico Rosberg. Sarebbe stata una giornata positiva in casa Red Bull se non fosse stato per il deludente sesto posto di Daniel Ricciardo, con il vincitore della Malesia protagonista in negativo della gara del Sol Levante.

Sin dalle qualifiche della giornata del sabato Ricciardo lamentava una vettura non pienamente efficiente nella prestazione sul giro secco, oggi tale problema si è confermato anche in gara per il pilota di Perth. Già nel corso del primo giro Ricciardo ha subito il sorpasso alla curva 130 R all’esterno da parte di Vettel con la Ferrari, relegando l’australiano al quinto posto. Dopo la prima sosta ai box Ricciardo è stato superato in pista da Lewis Hamilton, ritrovandosi così a gestire gli attacchi da parte della Ferrari di Raikkonen. Poi complice anche una strategia poco redditizia, ha relegato l’australiano in sesta posizione, anche alle spalle delle due Ferrari di Vettel e Raikkonen.

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” Oggi non è stata una gara soddisfacente per noi, già alla partenza le cose non sono andate come volevamo. Nella prima parte della gara abbiamo fatto fatica a stare con quelli davanti, e di certo il traffico non mi ha aiutato. Nel finale i giri veloci che ho segnato non sono serviti a nulla, ora pensiamo già alla prossima gara in Texas ad Austin. ” Ha affermato Ricciardo.

Discorso diverso per il team-mate Max Verstappen secondo classificato, con il pilota olandese che è stato autore di una bella partenza che in pratica lo ha relegato alle spalle del vincitore Rosberg dall’inizio alla fine. photo4_s-r-l-_824012 Se nella prima parte di gara il giovane olandese ha dovuto controllare il recupero da parte della Ferrari di Sebastian Vettel, nell’ultimo stint della corsa Verstappen ha visto svanire il vantaggio nei confronti della Mercedes di Hamilton. Negli ultimi giri l’inglese ha cercato più volte di “farsi vedere” nei confronti di Verstappen, ma grazie ad’un ottima trazione della RB12 in uscita dall’ultima curva Hamilton non è mai riuscito ad avvicinarsi abbastanza per tentare un vero attacco.

Tuttavia nel corso del penultimo giro alla staccata dell’ultima chicane, il pilota della Mercedes ha tentato il sorpasso nei confronti di Verstappen, ma quest’ultimo con una manovra al limite del regolamento è riuscito a mantenere la seconda posizione, costringendo Hamilton ad accontentarsi del gradino più basso del podio. In pratica il pilota della Red Bull ha cambiato traiettoria in fase di frenata, mandando il pilota della Mercedes lungo per la via di fuga per evitare il contatto con Verstappen.

Una manovra questa più volte ripetuta quest’anno da Verstappen, e criticata più volte dai suoi colleghi i pista. A fine gara la Mercedes ha presentato un reclamo per la manovra dell’olandese alla direzione gara, ma successivamente il team di Stoccarda ha incredibilmente ritirato tale reclamo.

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” Sono molto contento della mia gara, la migliore dopo quella del Montmelò. Sono riuscito a tenere un gran ritmo per tutta la gara, seguendo da vicino Nico (Rosberg ndr), e nel finale ho lottato con tutte le mie forze per tenere dietro Hamilton. ” Ha dichiarato l’olandese della Red Bull.

Con il risultato odierno il team con sede a Milton Keynes, ha ora ben 50 lunghezze di margine sulla Ferrari nel mondiale costruttori, ed a quattro prove dal termine il secondo posto in classifica è sempre più alla portata di mano.

Ora anche per la Red Bull come per tutti gli altri team d’altronde, è già tempo di lasciare il Giappone e pensare alla prossima tappa ad Austin tra due settimane per il Gp degli Stati Uniti. Quello in Texas sarà un altro circuito dove le monoposto anglo-austriache potranno dire la loro, anche per quel che riguarda il discorso vittoria.

Alberto Murador