F1 | Il borsino di Monza

La Mercedes domina a Monza con una doppietta che annichilisce gli avversari. La Ferrari limita i danni e dopo un’estate ritorna sul podio e accorcia la distanza in classifica dalla Red Bull, portandosi ad 11 punti. Una gara scontata accesa solo dalla partenza negativa di Hamilton e dallo scatto di Vettel, che passa secondo alla prima curva. Poi poco o nulla.

di Giulio Scaccia

In salita

Nico Rosberg. Dopo aver preso quasi mezzo secondo di distacco dal compagno di squadra era scesa la notte sul buon Nico. Poi la partenza disgraziata di Lewis gli regala una vittoria comoda e tranquilla. Dopo un luglio da dimenticare la ripresa con due successi lo porta a due punti di distacco dalla vetta. Ed è festa grande, sul podo e con il pubblico. Non avrà la classe di Hamilton ma se Rosberg ha un’opportunità non se la fa sfuggire.

vettel_monzaSebastian Vettel. Anche lui arriva da un’estate da dimenticare che lo aveva depresso nel morale e nella guida. A Monza arriva carico a mille. Ottima la partenza, poi deve inchinarsi allo strapotere Mercedes. Fa quello che gli si chiede. Un terzo posto ed un ritorno sul podio riportano il sorriso. E di questi tempi non è poco. Per i miracoli servirebbe un’altra Formula 1 e un altro tipo di circuito, non certo Monza.

Daniel Ricciardo. Forse non è la sua stagione migliore ma mette dietro sia in prova che in gara lo sponorizzato compagno di squadra. E il sorpasso alla Williams di Bottas motorizzata Mercedes alla fine del rettilineo, è laa manifestazione di una classe cristallina. E’ un manico vero e si conferma tra i migliori in circolazione. Un quarto posto artigliato di grinta e mestiere, migliore del secondo posto a SPA piovuto dal cielo.

In discesa

Lewis Hamilton. Dopo un sabato spaziale in cui ha anche eguagliato Senna e Fangio per il numero di pole position a Monza, stecca la partenza. Ancora non si capisce se per un suo errore o per un problema alla frizione. Da lì recupera il possibile e limita i danni. Tiene ancora la leadership del mondiale e il suo valore è superiore a quello di Rosberg. Fatto sta che ci sono due punti di distacco tra i due a 7 gare dalla fine.

Hamilton_MercedesMax Verstappen. Le prende da Ricciardo sia in prova che in gara. Durante il Gran Premio combina poco. Quello che davvero stupisce e lascia basiti sono le parole ingiuste nei confronti di Jacques Villeneuve. Dire che il canades ha ucciso una persona (il commissario di pista in Australia nel 2001) oltre che un falso è da querela. Se questo è il nuovo che avanza nel momento in cui una generazione di campioni lascia per raggiuti limiti di età sportiva, non c’è da stare allegri. Non è un paese per veccbi.

Daniil Kvjat. Il presunto talento russo, dopo la retrocessione in Toro Rosso è spofondato ancora di più dopo un inizio di campionato passato a dare la caccia a Vettel. Si possono discutere i metodi di Helmut Marko nella gestione dei piloti, ma l’austriaco ne capisce. E anche questa volta non ha sbagliato. La Formula 1 con buona probabilità non rimpiangerà il russo.