Henry Morrogh e la Formula 1 di oggi

Autodromo del Sele, Battipaglia – Incontriamo il famoso istruttore irlandese Henry Morrogh, che ha lanciato tanti piloti. Approfittiamo per sentire la sua opinione sulla Formula 1 attuale.

di Giulio Scaccia

Henry cosa pensi della Formula 1 attuale?

morrogh e Giacomelli 4Le squadre fanno del loro meglio. Il problema che la troppa tecnologia sta rovinando le gare, sia a 4 ruote che a 2 ruote. Il top delle auto come delle moto, non è il top dello spettacolo. Le auto non sbandano più. Oggi una monoposto, anche di Formula 3, figuriamoci una Formula 1, può sbandare al massimo di 30 gradi. Poi o non la controlli, o stai perdendo molto tempo e non sei veloce.Ho rivisto filmati delle gare di Nigel Mansell e Nelson Piquet. Le macchine sbandavano, facevano bagarre fra di loro. Oggi i piloti sono vittime dell’abilità dei tecnici. Troppa tecnologia toglie spazio ai piloti. Ed è un peccato per i piloti e per gli spettatori. D’altronde il mondo è fatto di progresso e dove c’è il maggior progresso è la Formula 1. Il progresso non si può bloccare. Ma questa cosa mi rende triste.

Migliori i piloti di oggi o quelli di ieri?

I piloti di oggi sono altrettanto bravi di quelli di ieri. Devono però sviluppare un altro modo di guidare. Il bello di oggi è che chi intraprende questo sport, rischia meno che andare per strada. Ai miei tempi era il contrario. Oggi, grazie a Dio, le vetture ed i circuiti sono più sicuri.

La Formula 1 è vittima della tecnologia?

Non solo la Formula 1. Se vedi la Formula 3 è la stessa cosa. E’ un peccato. Le gare sono noiose. E non c’è solo la tecnologia. I giornalisti scrivono un sacco di c… Addetti stampa e giornalisti non dicono la verità. Quando ho fatto la 24 ore di Le Mans, ho visto una Ford GT40 che aveva rotto il motore. Il giorno dopo, sui giornali: la Ford si è fermata per noie al cambio. Gli uffici stampa sono addestrati a dire qualsiasi cosa pur che non sia la verità. Dalla Formula 3 in poi. Anche negli sport prototipi. Non vogliono far sapere al pubblico ed agli avversari quali sono i reali problemi. Io sono rimasto allibito quando ho iniziato a correre, non lo sapevo. Ero abituato a correre tra amici e le cose ce le dicevamo. C’era qualche bugiardo anche lì, però le bugie che mettono fuori le squadre ufficiali è impressionante. E’ un modo normale di gestire l’informazione.