F1 | GP Germania: le incongruenze Ferrari

Un quinto e un sesto posto dietro le Red Bull non sono un buon viatico per la gara di oggi. Per la Ferrari si ripropone un copione simile a quello di Budapest.

di Giulio Scaccia

Qualifiche deludenti, un Sebastian Vettel giù di tono a cui fa da contro altare un brillante Kimi Raikkonen, ma alla fine sempre terza fila rimane. La gara di Hockheneim dovrebbe favorire maggiormente i sorpassi e questo, almeno sulla carta, per la Rossa di Maranello dovrebbe essere un vantaggio, visto le migliori performance che abitualmente fornisce in gara rispetto alle prove.

Usiamo il condizionale perché è d’obbligo. Il progetto SF 16-H sembrava nato bene ma così non è stato. Soprattutto è mancato completamente lo sviluppo. In Australia la Ferrari aveva un vantaggio di 1 secondo sulla Red Bull. Oggi la vettura anglo austriaca è avanti, almeno in prova, di 4 decimi.

Le prove sono state uno strazio, in particolare per Seb. E’ curiosa però la versione dei ferraristi. Vettel_FerrariProbabilmente si è fatta la scelta di scaricare la vettura per avere più velocità, ma questo ha portato a difficoltà nel Motodrome, dove Vettel in particolare non riusciva a trovare la corda delle curve con un almeno apparente forte sottosterzo e con una vettura che scappava da tutte le parti.

Vettel si è lamentato di problemi di bilanciamento della sua SF 16-H, mentre Raikkonen sembra dare una versione diversa:

La macchina si è comportata abbastanza bene oggi, ero soddisfatto di come si guidava. Nel mio ultimo tentativo in Q3 ho avuto qualche difficoltà in più nel trovare un buon feeling con le gomme, ma a parte questo non abbiamo avuto grossi problemi. Non posso lamentarmi del comportamento della vettura, ci è solo mancata la velocità. Abbiamo bisogno di più carico aerodinamico per essere più veloci.

Insomma problemi almeno dalle dichiarazioni diversi. La gara di domani potrebbe darci uno scenario migliore per la Ferrari. Certo è che c’è il serio rischio che il mondiale 2017 diventi un lento calvario.

Speriamo in una prova di orgoglio dei piloti. Anche se con l’orgoglio non si trova né il carico, né il bilanciamento, né i cavalli.