La F1 approda per la prima volta nella sua storia a Baku, in Azerbaijan, grazie al Gran Premio d’Europa che torna in calendario dopo tre anni d’assenza e la cui location promette grande spettacolo.Â
Dopo aver percorso per cinque edizioni le strade del porto di Valencia attraverso il celebre ponte mobile dell’architetto Santiago Calatrava la manifestazione si fregia per questo ritorno di un altra grande ed inedita cornice per sorprendere ed entusiasmare gli spettatori. Si corre a Baku, la “Città dove soffia il vento” capitale dell’ Azerbaigian, situata sulla costa occidentale del Mar Caspio.
Il circuito cittadino si snoda tra le vie della capitale presentando sfide interessanti per i piloti ed ingegneri che si troveranno a dover gestire situazioni contrastanti nei vari settori della pista. Se per il toboga di Montecarlo un alto carico aerodinamico, buona direzionalità e grande trazione della monoposto sono un obbligo, qui la faccenda si fa più complicata.
Lungo i 6 km del circuito (secondo in lunghezza dopo Spa- Francorchamps) venti saranno le curve che dovranno affrontare i piloti costeggiando dapprima il lungo mare per poi inoltrarsi tra le vie della capitale andando a lambire le mura della Città Vecchia delimitata da grandi torri e vecchie muraglie. Uno scenario che promette grandi suggestioni ma sarà riuscito questa volta il tanto discusso progettista Hermann Tilke a creare un teatro da grandi sfide per la Formula 1?