20 agosto 2015 – La rossa conferma il finnico anche per la prossima stagione sportiva. La notizia, arrivata in anticipo rispetto a Monza, stronca ulteriori speculazioni su Bottas o Hulkemberg. In Ferrari vince la continuità. Oggi ancor più della coppia piloti la priorità è la monoposto 2016.
Kimi Raikkonen perche sì
La Ferrari con la conferma del finnico con una soluzione interna decide di non cambiare gli equilibri di una squadra che in questa stagione ha dato buoni segnali di ripresa. Un pilota diverso, non un campione capace di far innamorare i tifosi, che parte da zero nella conoscenza del team e della macchina alla Ferrari non serviva.
Raikkonen, quando ci riesce, ha lampi di classe eccelsa. La Ferrari investendo ancora una volta su di lui adesso dovrà essere ricompensata. Kimi più volte è stato difeso da tutti a spada tratta anche quando era indifendibile ( vedi Canada o Austria), deve ripagare questa fiducia anche proprio per difendere chi l’ha confermato, una scelta non così scontata. Ad ogni modo, come seconda guida per il 2016 in giro non c’era un nome migliore. Meglio Kimi ancora un anno che un’incognita per una sola stagione.
Nel 2016 scadranno molti contratti importanti da Nico Rosberg a Daniel Ricciardo. La scelta di rinnovare con Kimi ha senso se si vuole arrivare ad ingaggiare un grande nome, compresi i velocissimi ragazzi della Toro Rosso. Un pilota in più, privo di pedigree di razza, era una soluzione che non accontentava ne i tifosi ne i vertici della scuderia. Avanti con Kimi, nella speranza che questa scommessa non venga persa attraverso prestazioni non degne delle aspettative.
Kimi Raikkonen perché no
Se si fa un bilancio generale sui risultati raccolti da Raikkonen in Ferrari in questi 5 anni, dal 2007 al 2009 e dal 2014 ad oggi, il saldo non è tale da far propendere ad un rinnovo. Esclusa la stagione 2007, quella del titolo, e quella 2008 Kimi non si è mai più confermato ai livelli che aveva mostrato in McLaren nei primi anni 2000. A Woking lui aveva sostituito Hakkinen, a Maranello Schumacher. Due missioni impossibili portate a termine più che dignitosamente. In McLaren, gli anni del miglior Kimi, il titolo gli sfuggì per l’affidabilità della monoposto e non per sue colpe. Da allora sono passati 10 anni, quella guida raffinata e campione non è mai stata ripetuta con continuità, la stagione 2016 sarà ancora una volta un’incognita. Era il caso di rischiare?
La Ferrari ancora una volta, nonostante la sua Driver Academy, non ha il coraggio di scommettere su un giovane. Una scelta rischiosa certo, ma è proprio sui giovani che Red Bull e Toro Rosso hanno scommesso prima di vincere numerosi mondiali. La politica Ferrari in questo è controcorrente, cambierà mai?
Controcorrente è anche confermare una coppia piloti voluta dalla precedente dirigenza (Montezemolo, Domenicali) nel momento in cui il nuovo corso di Marchionne e Arrivabene ha completamente rivoluzionato il team, allora prima non era tutto da buttare?
La scelta di rinnovare con Raikkonen è la scelta più comoda per pensare a strutturare la Ferrari di domani, quella che senza se e senza ma dovrà lottare davvero per il titolo. Ora la palla passa al pilota, a lui l’opportunità di chiudere dignitosamente una grande carriera nella scuderia più importante al mondo. Speriamo non deluda.