3 giugno 2014 – Tre uomini, un numero, un destino; Gilles Villeneuve, Michele Alboreto e Jean Alesi, tutti a cavallo della Rossa numero 27, hanno saputo regalare sul circuito di Montréal delle imprese straordinarie che hanno mandato in delirio il folto pubblico di fede ferrarista: il canadese, nell’edizione del 1981, si porta al terzo posto dopo una incredibile danza della pioggia condotta con la sua 126 CK senza il musetto; il francesino di Avignone vince nell’edizione del 1995 dopo aver compiuto un’importante rimonta, aiutato anche dal forfait della Benetton di Michael Schumacher (che arriverà quinto); il milanese insieme a Stefan Johansson regalano alla Ferrari una doppietta che proietta l’italiano in testa al Campionato del mondo.
Proprio quest’ultima gara è oggetto dell’anteprima storica del Gran Premio del Canada che si correrà domenica. Quel Mondiale si apre all’insegna dell’incertezza, con Alboreto che deve fronteggiare l’agguerrita concorrenza della McLaren di Prost e della Lotus di De Angelis. Sarà proprio il pianista romano a scattare dalla pole position, seguito dal giovane compagno di squadra Ayrton Senan. Alboreto insegue dalla terza posizione, affiancato da Johansson. Al via le Lotus scattano perfettamente, con De Angelis e Senna che sembrano involarsi verso una comoda doppietta, con Alboreto alla corda e Johansson che perde alcune posizioni. Ferma già a pochi metri dal via la Brabham di Nelson Piquet, bloccata da un problema al cambio.
Ma i problemi sulle Lotus si manifesteranno quasi subito, a pochi giri dal via, con Senna che sarà costretto a rientrare ai box a causa di un problema al turbocompressore, dando via libera al duello tra i due piloti italiani. Il milanese proverà in diverse occasioni a impensierire il romano della Lotus, tentando di superarlo anche all’esterno. Dopo diversi tentativi, l’attacco va a buon fine sul rettilineo d’arrivo (che in precedenza era posizionato subito dopo il tornante) e al 16. giro Alboreto passa al comando della gara.
Sarà una manovra identica a quella di Alboreto che permetterà a Stefan Johansson di sopravanzare a sua volta la Lotus di De Angelis, nel corso delò giro numero 50. Negli ultyimi giri, Johansson si avvicina piuttosto pericolosamente ad Alboreto e il muretto Ferrari gli espone il cartello “SLOW”, costringendolo a stare dietro al compagno di squadra. Alboreto vince quindi davanti a Johansson e Prost, al quale soffierà il primato in classifica portandosi in testa a 27 punti; a seguire Rosberg, De Angelis e Mansell.
Il duello di Alboreto con la McLaren lo vedrà soccombere in seconda posizione nel Casmpionato, condizionato da 4 ritiri nelle ultime 4 gare, che vedranno sfumare il sogno di rivedere un italiano iridato a Maranello dopo il concittadino Alberto Ascari.
Follow @CButtazzoni1981