F1 | Red Bull, Tra malumori e contratti, le voci del team

Milton Keynes, 12 Giugno 2013 – Le recenti esternazioni di Vettel, la risposta di Horner, e le opinioni di Newey su una Formula 1 in “pericolo” tra calo di ascolti e motori bloccati.

vettelcascoabudhabi2013“Mi spiace dirlo, ma semplicemente il nostro cetriolo non va da nessuna parte in rettilineo”- parole forti quelle rilasciate in un intervista ai media tedeschi dal quattro volte campione del mondo. Sintomatiche di un malcontento rispetto all’attuale situazione prestazionale in Red Bull. Parole che comunque sembrano centrare il bersaglio di Viry Chatillion, piuttosto che il progetto RB10, nonostante ciò, mixate alle nuove responsabilità per il futuro prossimo di Adrian Newey, sono sufficienti a generare una serie di speculazioni  sull’allontanamento di Vettel dal team – “Se mi chiedete del futuro, al momento sto cercando un accordo di breve durata”.

A sedare subito la polemica ci ha pensato Christian Horner, ribattendo nemmeno troppo velatamente alle precedenti parole del campione di Heppenheim.

I malumori Vetteliani sono insiti nel carattere del campione, ogni pilota vuol guidare la vettura più veloce, e Vettel si è trovato in questa situazione per un lungo periodo di tempo. Ha altresì dimostrato che sa lottare anche con un mezzo non all’altezza delle sue sorelle, ma l’assuefazione da successo è passata, e quel che subentra ora è la voglia di riassaporare le sensazioni da gradino più alto del podio, sarà stato il primo successo di Ricciardo?.

Adrian-NeweyUn futuro estremamente luminoso, questa la visione in prospettiva di Horner, che elimina delle ombre dal futuro di Adrian Newey.

“Penso che abbiamo chiarito la situazione con Adrian. Sta approciando ad un altro ruolo, avrà un contratto a lungo termine con la Red Bull, non si ritirerà completamente dalla Formula Uno , e sarà il mentore e il consigliere di un team con una grande forza . Penso sia fantastico avere Adrian con noi mentre il resto del team continua lo sviluppo, avrà ancora un ruolo con noi, non lo sostituiremo con nessun altro.”

Newey però esprime tutte le sue perplessità su una Formula 1 che con una mano cerca il progresso, e con l’ altra lo limita, congelando aree di sviluppo che in una monoposto, in una vettura in genere, sono da considerarsi fondamentali, leggasi power unit.

L’attuale regolamento fissa per i prossimi diciotto mesi un blocco progressivo dello sviluppo dei propulsori e questo è un pericolo per la F1 perché quando non si potrà più intervenire chi si troverà dietro non avrà più la chance di recuperare. Di fatto si verrà a creare una sorta di stallo non certo positivo per lo sport, dunque a mio parere andrebbe trovata un’altra soluzione”.

A fare eco alle parole di Vettel sul deficit di potenza ci pensa lo stesso Newey che “pungente” elogia il suo operato e “critica” Renault.

“Non saprei dire se è il miglior telaio degli ultimi anni, sarebbe una scelta difficile, ma a parte i problemi di potenza è una vettura decente”

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