F1 | Storia: gli ordini di scuderia, croce e delizia dei piloti

Suzuka 1991 finish2 aprile 2014 – Il recente caso scoppiato tra Massa e Bottas ha fatto esplodere una bomba in casa Williams, con il brasiliano che non ha fatto passare il finlandese e si è attirato le ire del compagno di team e del suo entourage. Ma quel “Valtteri is faster than you” era un ordine di scuderia o, come ha detto Ivan Capelli in telecronaca Rai, si trattava solo di un’indicazione e i piloti erano liberi di correre? Il dilemma è aperto, e anche su questo punto la storia recente della Formula 1 è piena di episodi che hanno destato scandalo, ordini di scuderia non rispettati, ma anche di bei gesti di sportività.

GP SAN MARINO 1982 – La guerra in casa Ferrari

La stagione 1982 si annuncia nel segno di Gilles Villeneuve, che dopo la straordinaria annata 1981 è intenzionato a fare suo il tanto agognato titiolo mondiale. A Imola, seconda gara stagionale, tra i due ferraristi, dopo il ritiro di Arnoux al 45. giro, si accese una lunga lotta tra i due alfieri della Scuderia, con Pironi che già dal 46. giro prese il comando della gara superando Villeneuve e il canadese lo risuperò il 49. giro. Subito la Scuderia corse ai ripari cercando di congelare le posizioni tra i due, e infatti ecco che arriva l’ordine di scuderia: DIDI SLOW, Pironi deve rallentare. Ma il francese non ci sente e al 52. giro ripassa il caposquadra. I due si inseguono fino al penultimo giro quando Villeneuve passa Pironi, ma quando i giochi sembrano fatti il francese fredda Villeneuve all’esterrno del Tamburello e lo supera alla Tosa. All’arrivo, in cabina di commento si sentono degli applausi partire all’indirizzo di Pironi, ma sul podio Villeneuve è molto arrabbiato e dirà “Adesso inizia la guerra!” Una guerra che purtroppo finirà sul tracciato di Zolder la gara successiva, con l’incidente mortale di Villeneuve nelle qualifiche del sabato.

Villeneuve-Pironi Imola 1982

GP GIAPPONE 1991: Senna altruista, su ordine di Dennis

Il Gran Premio di Suzuka è la penultima tappa del Mondiale, con la lotta che infuria tra Ayrton Senna e Nigel Mansell. Il brasiliano ha un vantaggio sull’inglese che gli permetterebbe di vincere il titolo con una gara d’anticipo, cosa che effettivamente accadrà. Al via, però, dalla pole position scatta Gerhard Berger e l’accordo preso prima del via era che chi partiva davanti avrebbe avuto diritto a vincere la gara. Senna e Mansell duellano dietro Berger, ma l’inglese a causa di un errore, si ritirerà nel corso del decimo giro, dando via libera alle McLaren e consegnando a Senna il terzo alloro iridato. I pitstop consentono a Senna di saltare davanti al compagno, ma all’ultimo giro Ron Dennis “costringe” Senna a rallentare e a farsi superare ben volentieri da Berger dopo l’ultima chicane e festeggiare così il terzo Mondiale, regalando la vittoria al fedele scudiero.

Suzuka 1991 Senna-Berger

GP PORTOGALLO 1995: Alesi dice “Todt mi ha rotto le palle!”

La Ferrari è reduce dalla cocente sconfitta del GP d’Italia, con entrambe le monoposto ritirate a pochi chilometri dalla fine mentre erano in prima e seconda posizione. In questa gara, Todt decide che il risultato migliore tra i due debba andare all’austriaco e a metà gara emana l’ordine perentorio ad Alesi di far pasasare Berger. Il francese ignora categoricamente l’ordine, proseguendo la sua gara e allora Todt richiama i meccanici a svolgere le operazioni di pit-stop a rilento, consentendo così a Berger di saltare davanti al compagno ribelle. Alesi è furioso, durante un’intrervista non usa giri di parole per descrivere il comportamento di Todt: “Mi ha rotto le palle!”, considerando il gesto di Todt palesemente ecccessivo e inutile: “Io non sono un perdente, non ce la faccio più , è dall’inizio dell’anno che Todt ce l’ha con me. In Brasile, via radio, mi dice per cinque giri di far passare Berger; qui me lo dice per dieci giri. Non so più cosa fare, non mi sembra di aver ostacolato nessuno. Todt vuole creare tensione fra me e Gerhard, sapendo che fra noi c’è un ottimo rapporto. E’ ridicolo, e non è solo Todt. L’ingegner Ascanelli, che dovrebbe lavorare per i due piloti, lavora invece solo per Berger, quando Gerhard è dietro egli viene a vedere quel che accade al mio box. Comportarsi così vuol dire fare casino in squadra: Montezemolo lo sa, non so cosa farà ma queste cose non possono più andare avanti. Se si deve fare gioco di squadra e nascondere i guasti allora ci sto, è l’interesse della Ferrari. Ma stare zitti per nascondere quel che accade in squadra è un gioco contro gli interessi della Ferrari, un gioco che io non accetto”. Per tutta risposta la Ferrari lo multerà di 200.000 dollari e viene incalzato da Montezemolo, che lo “minaccia” di sostituirlo con Larini. Il francese proseguirà la stagione e regalerà altre due imprese sul bagnato, al Nurburgring e a Suzuka, mentre in quei giorni viene annunciato l’ingaggio di Eddie Irvine al fianco di Michael Schumacher, dato che il rapporto si era ormai rotto anche con Berger, che seguirà proprio Alesi alla Benetton.

Estoril 1995 – Pit stop Berger-Alesi

GP BELGIO 1998: un ordine di scuderia per salvare la doppietta Jordan

La Jordan a Spa sembra in ottima forma, con Hill che parte terzo e al secondo via passa subito in testa alla gara. Qualche giro dopo viene superato da Michael Schumacher che si invola verso la vittoria, approfittando anche del ritiro di Hakkinen che si è girato alla Source. Il destino però riserva a Hill una bella sorpresa e un grosso dispiacere ai ferraristi: Schumacher si stampa sul retrotreno della McLaren di Coulthard e lascia la porta spalancata alle due Jordan-Mugen Honda di Hill e del fratello Ralf. Il fratello di Michael è maledettamente veloce, molto più del compagno di squadra (3 secondi al giro), e nelle prime battute impazza la lotta tra i due, con Ralf che spinge come un dannato per tentare di riprendere Damon. Date le pessime condizioni meteo, Hill intuisce il pericolo che si cela nella competizione con Ralf Schumacher e in un team radio lancia una proposta al team: congelare le posizioni per mantenere la doppietta. Per qualche giro il team ci pensa e arriva la decisione: “Ralf, you cannot overtake Damon, it’s a team order” (“Ralf, non puoi superare Damon, è un ordine di scuderia”). Il tedesco rimane muto per alcuni secondi e viene richiesto dal team il contatto; alla fine Ralf accetta la decisione e si dà il via libera alla trionfale prima vittoria della Jordan, che è anche l’ultima in carriera per Hill, che coincide anche con l’unica doppietta della sua storia.

Jordan double Spa 1998

GP AUSTRIA 2002: Barrichello scudiero alla bandiera a scacchi

Alla sesta gara del Mondiale 2002 Schumacher si presenta con già 21 punti di vantaggio sugli inseguitori e arriva in Ausdtria gforte di 4 vittorie e un terzo posto nelle prime 5 gare e, nonostante fosse partito in terza posizione perchè rallentato nel corso delle qualifiche, al via si sbarazza subito del fratello Ralf e si invola all’inseguimento di Barrichello, con entrambi che mantengono un ritmo inavvicinabile per tutti gli altri. Rubinho conduce fino all’ultimo giro, quando giunge un ordine perentorio da Jean Todt: “Let Michael pass for the Championship” (“Fai passare Michael per il Campionato”); Barrichello aspetta di arrivare sul rettilineo per dare strada al proprio caposquadra. Dato il vantaggio abissale che il tedesco aveva sugli inseguitori la cosa desterà particolare scandalo, ma venne giudicato perfettamente regolare dalla FIA. La Ferrari riceverà una multa di 1 miliione di dollari solo perchè Schumacher ha infranto la procedura di premiazione, facendo salire Barrichello sul gradino più alto del podio e consegnandogli coppa e berretto da vincitore, che poi verranno restituiti a Schumacher. Barrichello non avrà problemi ad accettare l’ordine di scuderia e a commentare “It’s in the contract” (“Sta nel contratto”), mentre tutte le critiche pioveranno addosso a Schumacher e Todt. Da quella gara, però, gli ordini di scuderia saranno vietati.

“It’s in the contract” Barrichello Zeltweg 2002

GP GERMANIA 2010: Fernando is faster than you

Al GP di Germania 2010, la Ferrari si presenta in difficoltà nella classifica monjdiale e in qualifica sono dietro a Sebastian Vettel. Al via, però, Massa approfitta della lotta tra Vettel e Alonso e passa in testa, con lo spagnolo che poco dopo supererà a sua volta il tedesco. I due si involano e tra i due impazza la lotta; al 20. giro, Fernando tenterà di passare Felipe rallentato da un doppiaggio senza successo e se ne lamenterà ai box esclamando “this is ridiculous” (“questo è ridicolo”). Le lamentele di Alonso sortiranno l’effetto speratoal 48. giro, quando Rob Smedley dirà a Massa: “Fernando is faster than you. Can you confirm you understand that message?” (“Fernando è più veloce di te, confermi di aver capito il messaggio?”); poco dopo Felipe farà passare lo spagnolo e lo lascerà vincere, rimettendolo in corsa per il Mondiale. La FIA, interpretando questo gesto come un ordine di scuderia, sanzionerà la Ferrari senza multare i piloti, ma Massa difende la Scuderia, sostenendo che era stato lui a far passare Alonso volontariamente. Da quell’episodio, però, gli ordini di scuderia torneranno a essere legalizzati e concessi ai team.

Fernando is faster than you

GP MALESIA 2013:  Vettel contro il “Multi-21”

Nella gara umida di Sepang Vettel parte in pole position, ma sarà un errore dei box (che monta al tedesco le gomme da asciutto troppo presto) a cacciarlo indietro in classifica, superato, tra gli altri, da Button,. Hamilton e Webber. Dopo aver portato a termine la rimonta su Button (che verrà superato da Webber subito dopo il secondo pitstop), il tedesco al 38. giro supererà anche la Mercedes di Hamilton, portandosi nei tubi di scarico di Webber. Il tedesco è conosciuto per essere un cannibale e nonostante abbia già vinto 3 Mondiali non è intenzionato a lasciare nulla agli avversari, tanto più se si tratta del compagno di squadra, con cui i rapporti sono deteriorati dopo Istanbul 2010. La lotta impazza, e il team corre ai ripari: pur essendo ammessi gli ordini di scuderia, il team Red Bull ricorre a a un messaggio cifrato, che verrà dato a entrambi i piloti: “Multi-21”, ossia la vettura 2 (Webber) deve stare davanti alla vettura 1 (Vettel). Ma Vettel ignora platealmente l’ordine di scuderia e nel corso del 45. giro sferra l’attacco decisivo a Webber e lo supera di forza. Un arrabbiatissimo Mark Webber mostra al compagno il dito medio subito dopo il sorpasso. L’erede di Schumacher si porterà a casa la gara, ma al box della Red Bull Horner e Newey paiono non essere soddisfatti. Chi invece esulterà sarà il consulente dei piloti, Helmut Marko, felice per la vittoria del suo pupillo tanto da auspicare che per il futuro non ci fossero stati più ordini di scuderia in sfavore di Vettel. Sebastian dominerà la stagione vincendo le ultime 9 gare consecutivamente (eguaglia il record di Schumacher) e non restituirà il favore nemmeno in Brasile, quando Webber parteciperà alla sua ultima gara prima del ritiro.

Vettel-Webber “Multi 21”