F1 | Vettel progetto mondiale, grande rimonta di Webber

Budapest, 28 luglio – A dispetto di quanto recitassero i pronostici, non è stato Sebastian Vettel il dominatore del week-end magiaro ma, a differenza di altri, il tedesco è uscito comunque a testa alta aumentando addirittura le lunghezze in classifica dal Fernando Alonso, rivale numero uno al quarto titolo.

La compagine austriaca torna a Milton Keynes con un terzo posto per Sebastian Vettel ed un quarto con Mark Webber, partito decimo dopo una pessima qualifica. Per il campione del Mondo in carica è stata una gara inizialmente all’attacco, salvo poi ridimensionare le proprie azioni dopo il contatto con Jenson Button che ha provocato la rottura del profilo anteriore destro. A fronte di un problema di surriscaldamento – confermato dal suo ingegnere di pista – il tedesco ha detto completamente addio alle speranze di trionfo finale. Inutili anche gli attacchi alla piazza d’onore di Kimi Raikkonen, passatogli avanti grazie ad una strategia improntata sulle due soste.

vettel_canada_“Volevo combattere, io voglio farlo sempre” ha commentato ai microfoni di Sky. “Con Kimi è stata una battaglia difficile in quanto l’aerodinamica non mi è stata d’aiuto; scivolavo ovunque. Gli sono arrivato molto vicino ma non ho potuto fare di più. Alonso vuole la mia Red Bull? Non è un complimento al suo team e se dovessi decidere non gliela darei.. a me piace la mia RB9”.

Il team – mate Webber ha invece messo in scena una delle corse più belle della sua carriera dimostrando che, grazie anche ad un’ottima strategia, sia possibile compiere ottime rimonte in piste dove il sorpasso non è di casa. Il 4° posto finale non rende completamente giustizia all’australiano; sarebbe potuto essere addirittura un podio se Raikkonen avesse fatto la terza sosta. La Formula 1 però insegna che con i “se” e con i “ma” non si arriva da nessuna parte, specie sul podio.

Ancora una volta la squadra dei due tori dimostra di volgere a proprio favore anche gli episodi penalizzanti; avviene quando il KERS a Webber smette di funzionare, quando il motore di Vettel fa temere un remake di Silverstone e quando Gros..iena diventa più di una minaccia negli specchietti della RB9 numero 1. Tutto però finisce nel migliore dei modi, complice anche la fortuna, angelo custode da diverse stagioni e prima aiutante dei drivers più audaci. E ultimamente il team di Mateschitz di audacia ne ha da vendere.