Napoli, 19 giugno 2013 – Ogni giorno che passa si fa sempre più alta la possibilità che Pirelli decida, improvvisamente, di annunciare il suo ritiro dalla massima competizione mondiale. Questa affermazione, seppur forte, ha dei fondamenti nella sfiducia pressocchè totale in cui Pirelli, in questo periodo, naviga.
Il costruttore milanese, tornato in F1 nel 2011 dopo circa un ventennio di assenza dalla competizione, è in scadenza di contratto e, ufficialmente, non ha ancora ricevuto alcun offerta di rinnovo dagli organi che gestiscono l’affare F1. I tempi sono sostanzialmente molto stretti in quanto, se Pirelli ricevesse l’offerta e accettasse la suddetta, si troverebbe col dover progettare in pochissimo tempo tutta la nuova gamma di prodotti per la competizione 2014. La questione non è affatto banale in quanto nel prossimo inverno le vetture saranno risvoltate – da un punto di vista tecnico – come calzini. Ci sarà una rivoluzione motoristica che avrà grossi impatti sul fronte degli pneumatici. In pratica, anche se Pirelli volesse in qualche modo “adattare” il prodotto 2013 per la sfida del prossimo anno, tutto ciò sarà praticamente impossibile. Il compound del prossimo anno va disegnato e progettato da zero.
A tutto questo si aggiunge il clima di totale sfiducia e pressione che i team rivolgono alla casa di Milano. Dopo le vecchie insistenze fronte Red Bull Racing per una revisione o adattamento del compound già nell’arco di questa stagione e, subito dopo, una forte resistenza da parte di Ferarri ed altri team che hanno suscitato forti polemiche, c’è stato il fatidico episodio del ‘testgate’ di cui a giorni dovremmo avere qualche notizia più certa. L’ultima tappa di questo tormentato percorso è la scelta Pirelli delle mescole per i prossimi tre Gran Premi. Alan Permane, uno degli ingegneri Lotus Renault più in vista, è fortemente critico a riguardo:
“E’ incredibile pensare che le stesse tipologie gomme che abbiamo usato in Bahrain verrano usate anche per Silverstone e per l’Ungheria.”, ha detto Permane alla BBC. “E’ una scelta assolutamente senza senso. Le tipologie di tracciato sono totalmente differenti e quelle mescole non andranno bene!”.
A distendere la tensione ci ha pensato Adrian Sutil, che ha detto la sua riguardo alla scelta Pirelli:
“Personalmente non ho avuto grossi problemi con queste gomme. Tante persone si lamentano ma in realtà non dovrebbero perchè rappresentano la medesima sfida per tutti coloro che le usano!” ha dichiarato Sutil all’emittente tedesca ZDF.
A chiudere il cerchio, non senza un velo di tristezza, ci pensa Paul Hemery, direttore di Pirelli Motorsport:
“La nostra azienda sta facendo veramente di tutto per fornire per lavorare al meglio in un periodo estramemente difficile. Speriamo innanzitutto che i fatti dei prossimi giorni (riferimento alla prima sentenza di Parigi riguardo il ‘testgate’, NDR) cominci a farci risollevare d’umore, perchè la reazione naturale a tutto questo scatenarsi di follia sarebbe stata quella di annunciare ufficialmente l’uscita dalla Formula Uno. Noi, però, siamo una società che ama fornire soluzioni. Per questo, vedremo come andrà nel prossimo futuro!” ha dichiarato duramente Hembery a Sky.