A Suzuka la Ferrari si conferma come seconda forza del mondiale di F1, con i due ferraristi Sainz e Leclerc subito alle spalle dei due piloti della Red Bull. La SF-24 anche in Giappone dimostra di sentirsi più a suo agio in gara piuttosto che in qualifica. La rossa sembra aver invertito la rotta rispetto al 2023, quando era più veloce in qualifica, ma senza ritmo in gara. Quest’anno appunto la qualifica è il tallone d’Achille della vettura di Maranello, fondamentale se il Cavallino vuole cercare in qualche modo di mettere pressione alla Red Bull. Allo stato attuale è impossibile… Ma a Suzuka in una pista (sulla carta) ostica alla Ferrari, il team di Maranello ha raccolto il massimo, con un terzo e quarto posto.
In realtà da quanto visto negli stint del venerdì, la Ferrari aveva il passo per poter puntare al podio, e forse anche alla seconda posizione conquistata da Perez. Ma contro il binomio Verstappen-Red Bull non c’è nulla da fare (al momento). Tuttavia l’ultimo stint con le hard da parte di Sainz la dice lunga sulla bontà della SF-24. Lo spagnolo aveva lo stesso passo delle due Red Bull, ma (forse) la strategia del muretto box della rossa ha penalizzato lo spagnolo, facendolo fermare qualche giro più tardi per la seconda sosta. Ad ogni modo, terzo podio in altrettante gare disputate per lo spagnolo. Non male per un pilota al momento “disoccupato”…
Ma se la gara di Sainz è stata buona, anche quella di Leclerc lo è stata altrettanto. Il monegasco dopo essere partito dall’ottava posizione (dopo una disastrosa qualifica), ha concluso in quarta, recuperando quattro posizioni effettuando una sosta in meno rispetto agli avversari. E questo è un ulteriore segnale di come la SF-24 sia diventata “docile” con le gomme. In una pista poi come quella di Suzuka dove il degrado gomme è sempre alto. Il primo stint di Leclerc con le medie è stato impressionante. Ben 27 giri effettuati dal ferrarista con le “gialle”, quando la stessa Pirelli indicava 18 giri per la durata di questa mescola in gara. E soprattutto con un ritmo molto costante in 1’37” alto! Ma lo stesso Leclerc sa che deve migliorare in qualifica se vuole lottare per la top-3 in gara.
Ma dopo i primi quattro GP il mondiale di F1 sta dicendo che la Ferrari è la seconda forza in pista. Se l’obiettivo del Cavallino per quest’anno è il titolo costruttori, 21 lunghezze di distacco iniziano già ad essere tante. Ora Leclerc e Sainz sono impazienti di ricevere sulle loro monoposto i primi aggiornamenti tecnici, previsti tra Miami e la gara di casa ad Imola.
Tra due settimane la Ferrari dovrà cercare ulteriori conferme in Cina a Shanghai. E magari perchè no, cercare di avvicinarsi (se possibile) ancor più alle due Red Bull. Al momento sembra impossibile…
Alberto Murador