Con Mario Donnini intervenuto a Pit Talk dopo il GP del Giappone, una parentesi è andata sulla telecronaca dell’evento di Suzuka, molto controversa soprattutto in merito alle prestazioni della Ferrari che, a detta del giornalista di Autosprint, non sono cosi positive da giustificare certe tipologie di commenti :
“Io oggi veramente sono basito dopo il Gran Premio ma non per quello che è successo in pista bensì per i commenti che ho sentito fuori. C’è gente che vede una realtà surreale, fatta di coniglietti rosa e di puffi, quando invece la situazione è diversa. Festeggiano la Ferrari, ma cosa festeggi che non vinci il mondiale di sicuro manco quest’anno? E non vinci manco il costruttori, con Perez che arrivano tranquillamente secondo.
Questi (Red Bull, n.d.r.) ti piantano venti secondi correndo con la pipa in bocca e si fa festa? Io guarda, sono del parere che rispetto all’anno scorso, che era un anno impresentabile, la Ferrari è tornata su binari decisamente validi. Ma se arrivi secondo o arrivi ottavo che differenza fa? E’ solo una questione economica!
E’ la prima volta nella storia dello sport in cui il secondo posto diviene improvvisamente liberatorio. Cioè, questo può essere per Sinner nel tennis, che partiva decimillesimo e quando arriva al numero due del mondo, caspita, sta diventando il vero problema del numero uno. Ma in questo momento la Ferrari non è un problema per la Red Bull, non è affatto un problema. E non è, la S24, la soluzione.
Io guarda ero a TeleNova giovedì, si parlava di Suzuka. Nell’aria c’era quel friccico tipo “Forza Ferrari, questa è la Volta Buona”, “Facciamo il grande bis dell’Australia”, eccetera. Ora, se ci vogliamo auto-eccitare, come nelle partite a poker quando ogni volta che capitano le carte a cavolo di canna, facciamolo. Ma questo è più o meno uno sport scientifico. Ebbene io dissi che in Australia la Ferrari ha vinto perché ha rotto le staffe, perché io ho sentito dire che comunque avrebbe vinto perché avevano già superato Verstappen, che l’aveva preso anche prima ma non è vero niente: Sainz l’ha superato perché Max aveva già rotto il disco del freno. Dissi che Suzuka è uno di quei circuiti belli, tosti, ignoranti, mangia-gomme, cattivi che esaltano quelle caratteristiche delle auto di Newey e li si prende mezza pista se non si rompe. Io non so chi vince, però se non si rompe pigli mezza pista. Io non sono bravo nei pronostici ma alla fine cosi è andata!”