F1 | Turrini: “Hamilton porterà in Ferrari persone di sua fiducia!”

Secondo Leo Turrini, intervenuto a Pit Talk per parlare della notizia dell'anno riguardante l'approdo di Lewis Hamilton in Ferrari, ha sostenuto come l'arrivo dell'inglese potrà essere affiancato da quello di persone di sua fiducia. Riferimento in primis, neanche troppo velato, al famoso ingegnere di pista Peter Bonnington.

Peter Bonnington, Ingegnere di pista Mercedes AMG F1

Hamilton potrebbe non essere il solo a percorrere la strada che da Stoccarda arriva a Maranello. Il compito e la volontà del sette-volte campione del mondo di F1 è quello di poter bagnare di successi anche la sua avventura di Maranello e per farlo sarà disposto a chiedere anche ai suoi uomini di fiducia di fare la stessa scelta, Peter Bonnington su tutti. Cosi Leo Turrini:

Hamilton fa una scelta del genere se non è convinto di poter trovare a Maranello quello che pensava di non poter più trovare in Mercedes? Perché è ovvio, poi magari vince tutti i Grand Prix del 2024 e allora io mi cospargerò il capo di cenere. Ma lui ora molla Mercedes con questo netto anticipo perché ha maturato l’idea, o la certezza, che con Mercedes non vincerà più.

Quindi ragazzi qui siamo di fronte a qualcosa di enorme. Secondo voi è possibile che uno come Lewis Hamilton con la storia che ha accetti una sfida del genere senza potersi portare a Maranello persone di sua assoluta fiducia? Hamilton è Hamilton. E avendo maturato la persuasione che con Mercedes l’ottavo titolo non lo vince ha deciso di cogliere l’opportunità apertasi dalla Ferrari dato che non tocchiamo palla dal 2007-2008. Lui viene per vincere!

Dal 2026 lui è convinto, dopo un anno di necessaria transizione, che gli verrà data una gran macchina che si giochi il titolo con Charles Leclerc e, ovviamente, anche con Verstappen e la Red Bull. Lui qui fa la stessa operazione di quando mollò la McLaren per andare in Mercedes. Se lo ricordano in pochi ma nel 2013 Hamilton è andato alla Mercedes al posto di Schumi, ha vinto qualcosa ma niente di che, non è mai stato in lotta per il titolo ma considerava quello, il 2013, come un anno di transizione perché dal 2014 sapeva che con le regole nuove, i motori ibridi e così via, Mercedes avrebbe garantito un salto di qualità enorme. Hamilton ora scommette sulla stessa cosa ma con la Ferrari. 

Quindi quello che dovremmo capire è se la Ferrari 2026 sarà come la Mercedes nel 2014, che dopo un anno di conoscenza, apprendistato, studio dell’ambiente da parte sua, gli danno una macchina all’altezza del suo talento e, aggiungo io, anche all’altezza del talento di Leclerc. E’ tutto lì, è una storia affascinante, lui si tirerà dietro qualche ingegnere di sicuro, non solo Bono (Bonnington, il suo celebre ingegnere di pista che l’ha accompagnato in tutta l’epopea Mercedes, ndr). Ma ripeto, dipende dalla macchina che gli daranno!”