Una presentazione minimal, forse la più breve e in toni bassi degli ultimi trent’anni quella avvenuta oggi per svelare le forme della SF-24, l’arma che Charles Leclerc e Carlos Sainz avranno a disposizione per difendere i colori di Maranello.
Una delle prime cose che salta all’occhio della SF-24 è il suo design estetico, caratterizzato da strisce longitudinali gialle e bianche che richiamano la livrea di una Ferrari del 1968. Questa scelta non è soltanto un omaggio alla storia della scuderia ma sottolinea anche la volontà di coniugare tradizione e innovazione. Il lato estetico – sebbene sia un parametro discutibile e soggettivo – è davvero pregevole, tra i più belli degli ultimi anni.
— Scuderia Ferrari (@ScuderiaFerrari) February 13, 2024
Sul fronte tech, la SF-24 si presenta come una vettura solo in parte differente rispetto a colei che l’ha preceduta. Secondo il Team Principal Fred Vasseur, la nuova monoposto è al 95 percento nuova rispetto al modello 2023. Lo stile delle pance e le linee del cofano motore, dove erano attese la maggiori rivisitazioni, si sono effettivamente rivelate differenti rispetto al passato ma non cosi tanto. Almeno in quel che si vede nelle immagini dei rendering (ebbene si, ancora quelli) diffusi da Ferrari. Il muso appare leggermente più corto rispetto al passato, molto interessanti invece le bocche per i radiatori e tutta la zona dei deviatori di flusso sotto l’abitacolo.
Take a look at the SF-24 from all angles 🙌
Our 2024 challenger is ready to hit the track 🔥 pic.twitter.com/6uLC2jmjgB
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Nel mentre scriviamo la SF-24 ha solcato anche la pista di Fiorano per uno shakedown di pochissimi chilometri prima del filiming-day da 200 km previsto per domani (per poi impachettare tutto e spedire il materiale in Bahrain per i test). La macchina appare davvero bella e anche un tantinello imponente in pista, quasi una muscle-car da Formula 1.
.@charles_leclerc gets a taste of our new SF-24! 🔥 pic.twitter.com/HO1sofLuzo
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Le parole di Charles Leclerc, nei video a corollario della presentazione, rispecchiano un po’ il basso profilo generale e il monegasco non si pone particolari obbietivi se non quello di dare il massimo (ovviamente) sperando che il progetto 2024 abbia migliorato in guidabilità della vettura e in riduzione della sensibilità ai cambiamenti, problemi che affliggevano la vettura 2023. Carlos Sainz ha invece mostrato tutta la sua perplessità nell’affrontare una stagione da separato in casa, sapendo già che a fine anno saluterà tutto e tutti. Ovviamente un’occasione per lo spagnolo di correre quanto più libero possibile sotto il punto di vista dell’effort mentale.
Nessuna menzione – e non poteva essere altrimenti – a Lewis Hamilton.