F1 | Ferrari SF-24, molto basica e poco coraggiosa.

La nuova monoposto Ferrari che affronterà il mondiale 2024 è stata presentata e prenderà il via con la denominazione SF-24. Come sempre c’era grande attesa e ciò che incuriosiva maggiormente era su quanto la nuova creatura di Maranello potesse assomigliare o meno alla Red Bull che ha letteralmente dominato la stagione passata.

Erano tante le voci che si sono rincorse negli ultimi mesi sulle differenze che la nuova vettura potesse portare con se rispetto alla vettura del 2023 e si erano create delle aspettative che, francamente, mi sembrano siano state disattese.

Aldilà dei titoli roboanti apparsi qua e là sul web e sulla carta stampata, la SF-24 non sembra discostarsi molto dal progetto passato. Si tratta di affinamenti di quanto già apportato sulla vettura precedente ma che sostanzialmente non vanno a stravolgere il concetto aerodinamico che era stato attuato in precedenza, nulla a che vedere con la filosofia della Red Bull.

Le pance appaiono ancora una volta generose, per quanto ridotte rispetto al ‘23, ma si vede ancora la filosofia del “ciambellone” da me tanto criticato e che, oggettivamente, non ha funzionato come si sperava. D’altronde, non ci si poteva aspettare cambi di rotta aerodinamici dallo stesso gruppo di ingegneri che hanno dato vita alla vettura del passato più recente.

Mi lasciano sbalordito le analisi che ho letto e ascoltato riguardo una SF-24 molto simile alla stravincente Red Bull RB19, dove sono queste somiglianze? Cosa è stato cambiato? Di rivoluzionario non si vede niente e ci si spinge anche a dire – quando sono evidenti la mancanza di interventi importanti – “c’è una rivoluzione che non si vede” sarebbe molto più onesto dire che: non si vede perché, di fatto, non c’è. Ma si sa, viviamo nell’epoca dell’acchiappa click… o nel titolo per vendere copie…

Da anni racconto di come le linee di una vettura parlino e raccontino la storia della sua progettazione. Anche quest’anno mi spingo in questo esercizio e credo di poter affermare che la Rossa del 2024 è semplicemente un aggiornamento della monoposto della stagione precedente.  Cardile è stato secondo me poco chiaro parlando di riprogettazione dell’intera vettura o forse male interpretato: “SF-24 Riprogettata per superare i difetti della vettura passata… tutte le aree della vettura sono state interessate da una completa riprogettazione” e perché si voleva non riprogettare qualche parte della vettura e utilizzarla nell’ambito di un progetto in altre aree rivisitate? Le linee della Ferrari danno l’impressione di una macchina rivista, anche profondamente ma senza spingersi troppo verso le filosofie degli avversari. In alcune zone mi sembra voler mantenere per forza legami con l’aerodinamica passata, alla faccia da quanto altri hanno scritto. Non c’è nessuna rivoluzione tecnica in atto e la SF-24, nel suo complesso, mi appare meno sofisticata delle sue avversarie 2023. Molto basica e poco coraggiosa.

Cosa aspettarsi? Un anno in salita. Il passo avanti indubbiamente sarà stato anche fatto, e mi preoccuperei del contrario, ma ciò che conta sarà verificare quanti passi avranno compiuto gli avversari della Ferrari, in primi la Red Bull e perché no, Aston Martin e McLaren.