Oggi, 41 anni fa, il mondo delle corse e della F1 salutava per sempre uno dei più spettacolari piloti della storia del motorsport. Gilles Villeneuve. Per celebrare il suo ricordo, riviviamo insieme quella che fu la sua prima pole positione nella massima categoria.
Avendo appena assistito al GP di Miami (primo di tre GP statunitensi nel calendario) nel campionato F1 2023, la ricorrenza cade a fagiolo. Villeneuve da quasi 3 stagioni in Ferrari, si trovava a bordo di una monoposto, la storica Ferrari 312 T4, impiegata a battagliare con la Lotus per il titolo. Nel GP degli USA-Ovest, sul circuito di Long Beach, California, Villeneuve si consacra con il suo primo e unico Grand Chelem.
L’Aviatore aveva già dato prova del suo talento alla guida, spettacolare, ma efficace, vincendo la tappa precedente in Sudafrica ed era in cerca di conferme. In questo GP, inoltre, la Ferrari montò un innovativo sistema radio, con un’antenna sul muso, che trasmetteva al box tutti i giri cronometrati della vettura. Quanto sono cambiati i tempi…
Villeneuve si mostra veloce sin dalle prove libere, creando un feeling unico con la nuova 312 T4. Al sabato, la pole sembrava destinata a Carlos Reutemann, sulla Lotus. L’argentino non aveva fatto i conti con Villeneuve, che alla fine della sessione gli strappa la pole position, prima in carriera e 88° per la Ferrari. Un colpo last minute del canadese, grazie anche alla prontezza nel disinserire il limitatore dei giri motore al termine del rettilineo finale. Solo 61 millesimi di differenza!
In un’epoca dove l’80% delle auto in griglia si ritirava per problemi meccanici, un impalpabile Gilles Villeneuve comanda la gara dal primo all’ultimo giro. A concludere furono soltanto in 9, tra squalificati e ritirati. Scheckter completa la doppietta Ferrari.
Gilles balza in testa alla classifica del mondiale dopo un Grand Chelem che faceva sognare in grande i tifosi della rossa. Il mito di Gilles non passa solo attraverso le sue prestazioni, ma anche grazie al suo carisma e il suo modo di approcciarsi alle corse, ad oggi, inesistente in quella che è una F1 diametralmente opposta a quella passata.