F1 | Ferrari e le difficoltà nel guardare al 2024

Per l'ennesimo anno di fila l'anno prossimo sarà quello Ferrari. Tuttavia la crisi di tecnici in cui è coinvolta la scuderia di Maranello potrebbe rendere complesso l'inizio dei lavori per la stagione 2024.

F1 - La Ferrari al GP di Monaco (Montecarlo), 2023

Domenica 28 maggio si è conclusa l’80esima edizione del GP di Monaco, una gara che per molti tifosi Ferrari doveva rappresentare un’occasione di riscatto a seguito di un avvio di stagione non entusiasmante. Sfortunatamente queste speranze si sono già in buona parte infrante nella giornata di sabato con Leclerc penalizzato di tre posizioni e Sainz qualificatosi quinto (promosso poi a quarto per la penalità del compagno di scuderia). L’appuntamento di Montecarlo non ha quindi mantenuto le aspettative e si è trasformato nell’ennesima gara incolore di questo 2023. Ora per Ferrari si profila la necessità di dimenticare questa stagione, ormai insalvabile, iniziando a rivolgere le attenzioni verso il 2024.

Tuttavia, come suggerito da Fabiano Vandone ai microfoni di Pit Talk, potrebbe risultare particolarmente complesso avviare solidamente lo sviluppo della vettura 2024 a seguito dei recenti sviluppi interni al team che hanno portato ad una diaspora di tecnici.
Sul fronte aerodinamico il nome più critico ad aver lasciato Maranello è quello del capo aerodinamico David Sanchez, uno dei padri del tanto criticato concetto aerodinamico a “ciambellone”.

L’abbandono di Sanchez al team di Maranello è in gran parte giustificato dalla necessità incontrata da Vasseur di sostituire gli “gli uomini di Binotto” rei di aver trascinato la Ferrari nella condizione in cui si trova oggi. Tuttavia, evidenzia Vandone, quest’ultima separazione potrebbe essere stata un po’ precoce poiché ora in Ferrari non v’è una figura chiara che possa assumersi in toto la responsabilità di portare avanti un progetto aerodinamico, sia questo lo sviluppo dell’attuale monoposto o il disegno della vettura per il 2024.

Complica la situazione, inoltre, l’effettiva difficoltà riscontrata nel portare nuovi tecnici di rilievo a Maranello. Tale difficoltà è, in primis, dettata da un aspetto regolamentare per cui un tecnico in arrivo da un’altra scuderia è soggetto ad un periodo di gardening, ovvero un periodo di pausa forzata durante il quale non può diventare operativo presso la nuova squadra al fine di proteggere la proprietà intellettuale del team di provenienza. In seconda analisi, risulta innegabile che attualmente la situazione di alta instabilità in Ferrari stia rendendo inappetibile la squadra italiana per qualsiasi tecnico di alto livello che non vuole correre il rischio di farsi carico di eventuali débâcles della scuderia.

In conclusione, Fabiano Vandone ha evidenziato come in Ferrari attualmente ci siano soltanto “nomi di rincalzo” che non saprebbero assumersi il carico di un completo sviluppo aerodinamico. L’unica soluzione può essere rappresentata dalla costituzione di un progetto credibile in Ferrari che sia allettante per i grandi tecnici del Circus, sulla falsa riga di quanto fatto da Aston Martin nell’ultimo anno.