E’ arrivata nella giornata di ieri una notizia che, in altri tempi, avrebbe scosso non poco l’ambiente italiano della F1: la Ferrari perde il suo attuale direttore sportivo, Laurent Mekies, che si trasferisce di li a pochi chilometri, in quel di Faenza, per passare all’Alpha Tauri, ex Toro Rosso, ex Minardi, ancora oggi (e non si sa per quanto ancora) il secondo team della Red Bull. Per fare cosa? Rimpiazzare Franz Tost, storico team-principal del Team B italo-austriaco. La Alpha Tauri, in aggiunta, vedrà l’ex dirigente della FIA, Peter Bayer, come nuovo amministratore delegato entro la fine dell’anno, dopo il suo addio alla FIA dello scorso giugno.
BREAKING: @AlphaTauriF1 Team Principal Franz Tost to step down at the end of the year
Ferrari's Laurent Mekies will join as Team Principal #F1 pic.twitter.com/n0eXS77Ovp
— Formula 1 (@F1) April 26, 2023
La cosa, scrivevamo, non ha fatto scalpore. Forse per il contesto temporale attuale che vede in atto una vera e propria rivoluzione (neanche tanto silenziosa) in seno alla Ferrari. Frederic Vasseur è al quinto sesto taglio delle parti alte dell’organigramma. In pochi mesi se n’è andato via Mattia Binotto, se ne sono andati Guglielmo Giacobazzi e Gino Rosati, se n’è andato il super-criticato ex capo-strategie Inaki Rueda, se n’è andato il responsabile del reparto aerodinamico David Sanchez, se ne andrà anche Laurent Mekies.
Al futuro, si, perchè stranamente non sarà cosa attuale però è stata già annunciata. L’addio di Franz Tost da Faenza è previsto per la fine dell’anno. Molto probabilmente anche lo stesso approdo di Mekies a prenderne il posto avrà le medesime tempistiche. Ferrari avrà quindi da colmare un’altra grande e pesante mattonella mancante nel suo organigramma e tanti punti interrogativi che si aggiungono a quelli attuali.
Una cosa è certa: se da un lato è vero che per tante figure che vanno via altrettante ne arriveranno (Ferrari avrà dalla sua un gruppetto di tecnici in arrivo direttamente da Red Bull), Vasseur dovrà fare i conti con un gruppo di lavoro che è ancora un cantiere aperto e che per stabilizzarsi e rendere al meglio avrà bisogno del suo giusto tempo, come ogni squadra e gruppo di lavoro che si rispetti.
E, dall’altro lato, il tanto criticato Laurent Mekies, figura e non troppo capita dalla moltitudine, avrà l’opportunità di un riscatto professionale in un ruolo di assoluto protagonista dopo le esperienze in Minardi prima e nelle sedi FIA poi.