F1 | Mazzola: Ferrari, difficoltà a trovare carico

I problemi di affidabilità della Ferrari nella prima apparizione stagionale nel mondiale F1 2023 sono stati affiancati dai problemi di prestazione. Sotto accusa le scelte progettuali di Maranello, che ha continuato a perseguire la strada scelta nel 2022 arrivando a non migliorare le proprie prestazioni nei confronti dei primi della classe.

F1 - Charles Leclerc, Ferrari SF23, #BahrainGP, 2023 Ph. Scuderia Ferrari

L’analisi relativa alla mancanza di prestazione della Ferrari in Bahrain da parte dell’ing. Luigi Mazzola, intervenuto ieri sera a Pit Talk.  

Non va! Quello del Bahrain è un circuito dove ti serve un posteriore solido per la gara. Una macchina che ha qualche incertezza in quell’aspetto, pur provando tutti gli assetti e ottimizzazioni possibili, andrà piano. Le gomme rosse in generale andavano meglio delle bianche quando era fresco di sera e quando ci giravano venti macchine. Il grip aiuta in tal senso e il posteriore ti salva la prestazione. Dunque, con la soft riesci ancora ad andare ma con la hard non vai più. Red Bull è una macchina che non ha problemi col posteriore, è come dire che una macchina che ha potenza è veloce. E’ ovvio, cosi come una macchina che ha il posteriore solido, anche con le gomme di pietra, è veloce. 

Quest’anno è tutto più esasperato: lo scivolo è stato alzato (a causa di una modifica sostanziale del regolmento tecnico che impone la nuova altezza minima incrementata di 15 mm rispetto al 2022, n.d.r), son cambiate le condizioni e quindi si son trovati a cercare carico e l’hanno cominicato a trovare in maniera non stabile, non costante. Magari si trova anche il picco dove il carico c’è ma poi si esce fuori facilmente. Indipendentemente dalla filosofia concettuale di una vettura, il punto è come si riesce a raggiungere il carico giusto.

Tornando un po’ indietro negli anni, per esempio, la Ferrari 641/2 era una macchina piantata, con tutti i vortex che introducemmo era piattissima al posteriore. La Ferrari 642 nel 1991 e la 643 dopo Magny Cours lo stesso anno, avevano lo stesso carico ma non costante con le varie altezze. Il risultato Si irrigidisce, la macchina saltella e sui cordoli non va più. La macchina dello scorso anno era generosa, stabile, saliva sui cordoli mentre quest’anno saltella e non poco. E’ diventata più pitch sensitive, ovvero sensibile alle variazioni d’altezza!”