La F1 scatterà finalmente questo weekend sul circuito di Al Sakhir per il GP del Bahrain, round inaugurale della stagione 2023 (oggi le prime due sessioni di libere). Difficile stabilire con certezza quali saranno i veri valori in campo, ma da quanto emerso nei test pre-season della scorsa settimana sempre in Bahrain, si evince una Red Bull che parte come favorita. La RB19 ha impressionato soprattutto sul passo gara nei test, dimostrando che il mondiale di F1 potrebbe essere una replica di quanto visto nel 2022.
E la Ferrari invece? La SF23 è una monoposto che sicuramente non ha espresso ancora tutto il potenziale in pista, ma al tempo stesso sembra essere dietro ai rivali della Red Bull. Il problema che ha afflitto la rossa nei recenti test è stata l’usura delle gomme nel corso dei long run. Ma nonostante tutto gli uomini del Cavallino (soprattutto Vasseur) hanno mostrato un certo ottimismo…
Ed i due piloti Ferrari che dicono? Charles Leclerc non è parso troppo entusiasta del comportamento della SF23. Esattamente un anno fa con la F1-75, il monegasco era quasi raggiante, con la consapevolezza di avere una vettura competitiva, che si sposava perfettamente con il suo stile di guida. Invece l’anteriore della SF23 non è preciso come vorrebbe il monegasco, mentre Sainz sembra poter gestire meglio il sottosterzo emerso nella tre giorni di test.

La F1-75 aveva un’anteriore molto preciso in inserimento curva, con un posteriore “ballerino” che consentiva a Leclerc nel sfruttare appieno la vettura in uscita di curva. Non a caso Sainz a differenza del team-mate ha faticato non poco nella prima parte di stagione ad adattarsi alla F1-75. Salvo poi adattare il suo stile di guida alla monoposto nella seconda metà del campionato.
Ma a distanza di un anno le parti paiono essersi invertite. Sainz sembra gestire meglio rispetto a Leclerc il sottosterzo della rossa. Il sottosterzo presente sulla SF23 è dovuto alla mancanza di carico all’anteriore, con l’inserimento in curva che risulta più difficile del previsto. Ma anche un assetto ancora non ottimale sulla nuova Ferrari. Tuttavia stando a quanto visto nel corso dei test, la SF23 appare come una vettura più cucita attorno a Sainz piuttosto che a Leclerc.

Nei long run effettuati dalla Ferrari in effetti Sainz ha saputo fare la differenza rispetto al monegasco, come se lo stile di guida dello spagnolo influisse meno sul degrado gomme. (Sono stati dei test, il weekend di gara è altra cosa). A Maranello affermano che non si può parlare di monoposto costruita più per le caratteristiche di un pilota rispetto ad un altro, eppure…
E’ bene ricordare che la SF23 è un’opera di Mattia Binotto, con il reggiano che potrebbe aver avuto un occhio di riguardo verso la spagnolo. Ricordiamoci dei diversi attriti tra Binotto e Leclerc nel corso del 2022.. Ma qui si parlerebbe del consueto “complottismo”, argomento indigesto per molti, convinti che in F1 sia tutto “pulito”…
Alberto Murador