F1 | Regolamento motori 2026: Ferrari alla porta

La Ferrari non ha potuto partecipare alla prima riunione istituita per definire le nuove regole per quel che riguarda le power-unit del 2026, per non aver rispettato la scadenza di fine novembre scorso. Il motivo? L'iscrizione della Red Bull come nuovo motorista desta qualche dubbio a Maranello...

Sainz in azione con la F1-75 ad Austin.

La F1 si appresta ad iniziare la stagione 2023, ma con uno sguardo rivolto al futuro della categoria. Ovvero al 2026, anno in cui faranno il loro esordio le nuove power-unit in F1. E’ vero che mancano ancora tre stagioni, ma i motoristi che hanno aderito al nuovo regolamento FIA stanno già lavorando sulla progettazione dei nuovi motori.

Ma nell’ultima riunione che c’è stata lo scorso dicembre tra i motoristi iscritti al mondiale F1 del 2026, c’è stata l’illustre assenza da parte della Ferrari. Il costruttore di Maranello non avendo rispettato la scadenza (fine novembre scorso)  e non aderendo al nuovo regolamento, non ha potuto partecipare alla prima riunione dedicata alla stesura delle nuove regole sui propulsori.

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2 – GP ITALIA F1/2022 – VENERDI’ 09/09/2022
credit: @Scuderia Ferrari Press Office

In pratica la Ferrari non risulta essere iscritta al mondiale di F1 2026. Il motivo? Sarebbe tutto dovuto al fatto che tra i nuovi costruttori di motori iscritti ci sia anche la Red Bull. Il team di Milton Keynes risulta essere iscritto come nuovo costruttore, nonostante una collaborazione iniziata con Honda nel 2019.. E proprio per questo motivo la Ferrari ha sollevato alcuni dubbi sulla legittima della cosa.

Secondo Maranello la Red Bull (iscrittosi come nuovo costruttore di motori) andrebbe a beneficiarne, con un numero maggiore di test rispetto ai costruttori già presenti in F1. Oltre che maggiori risorse economiche per la progettazione e per lo sviluppo delle nuove power-unit. In pratica gli stessi vantaggi concessi ad Audi, ma a differenza che per la casa di Ingolstadt si tratta di un esordio vero e proprio in F1!

Dunque Maranello prima di dare l’ok all’iscrizione del mondiale 2026, chiederà (giustamente) dei chiarimenti alla FIA inerenti la questione Red Bull. La Ferrari è nella posizione di poter chiedere delucidazioni in merito, facendo magari valere il suo peso in F1 come scuderia storica. La battaglia non sarà solo in pista, bensì al di fuori. Tale vicenda potrebbe creare una clamorosa battaglia politica tra i costruttori. Nella peggiore delle ipotesi potrebbe esserci una F1 nel 2026 senza più la Ferrari in griglia… Ed il circus senza la rossa in pista durerebbe ben poche stagioni!

Alberto Murador