F1 | Sanzioni Red Bull: possibili limitazioni in galleria del vento

Una sorta di patteggiamento. Questa l'ultima voce, confermata da più parti, secondo la quale la FIA avrebbe proposto a Red Bull un "accepted breach agreement". Nulla di certo al momento che le macchine solcano l'asfalto di Austin ma cerchiamo di capirne i termini e i possibili scenari futuri.

F1 - Sergio Perez, Singapore, 2022

Il tema della presunta violazione del budget cap Red Bull legato alle attività del 2021 continua a tenere banco in F1. Come abbiamo più volte riportato, i media sono molto attenti (per differenti motivi a differenti geografie) ad una questione intrigata che prima o poi dovrà giungere alla sua conclusione.

Ad ogni modo gli ultimi aggiornamenti, al momento in cui scriviamo, sono soprattutto legati ad una proposta della FIA (si, avete letto bene, ed è un deja-vu per i più attenti) nei confronti di Red Bull. Una sorta di patteggiamento per chiudere la questione in tempi ridotti e limitando il clamore al minimo possibile.

Dicevamo della proposta. Prima dell’avvio delle prove libere di Austin c’è stata la notizia, diffusa inizialmente dai media inglesi, secondo il quale l’ “accordo di violazione accettato” (accepted breach agreement) sarebbe stato proposto a Red Bull. Lo spettro di altri affari dietro le quinte, di dettagli non diffusi, di ulteriori violazioni all’integrità sportiva di questa categoria, erano (sono ancora) dietro l’angolo.

 



Man mano che le ore passano e il weekend americano scrive la sua storia in pista, qualcosa di più chiaro tende ad emergere ora dopo ora. Intanto ieri Chris Horner è stato più volte visto in compagnia di Ben Sulayem, presidente FIA (che ha anche colloquiato con Toto Wolff ripreso da telecamere TV). Dettagli certi non ce ne sono, solo ulteriori pensieri e nuove ipotesi.

Chris Horner
F1 – Chris Horner al muretto Red Bull, 2022

Le violazioni del budet cap da parte della Red Bull sono state classificate come “spese eccessiva procedurali e minori”, il che significa che la squadra austriaca ha superato il limite di meno del 5%. Esclusa quasi totalmente l’ipotesi che la penalità possa andare ad intaccare i risultati sportivi della scorsa stagione, la proposta che sarebbe arrivata in queste ore (anche se non è chiaro se Red Bull possa/voglia accettarla oppure no, lo scopriremo nei prossimi giorni) consisterebbe nel limitare il tempo della galleria del vento della Red Bull per il 2023, oltre che una multa più o meno salata.

Da capire se questa mossa, qualora confermata, consisterebbe in un reale deterrente anche in vista del futuro per i team che scelgono di iniziare gli sviluppi

delle auto successive nella stagione in corso. Probabilmente no. In tutto questo caos c’è una sola conferma: la classica, cronica, mancanza di trasparenza e chiarezza da parte del legislatore.