
F1 – Horner torna all’attacco in conferenza stampa ad Austin. Difende a spada tratta l’operato della Red Bull e ribadisce di essere in linea con quanto previsto dal Budget cap di F1.
Eppure c’era chi sosteneva di vedere una Red Bull remissiva in difensiva… dove, quando mai? Horner, seduto al fianco di Zak Brown della McLaren, non perde l’occasione di attaccarlo. Dopo la lettera che lo stesso AD di McLaren F1 ha inviato alla FIA, suggerendo le pene da infliggere a chi va oltre il budget cap, Horner lo ha criticato davanti a tutti definendo le accuse degli altri team “scioccanti perché non conoscevano i dettagli”
Di fatto Horner entra nel merito ribadendo che:
“L’ammontare dei costi rilevanti nella dichiarazione finanziaria presentata è in linea con il budget cap. Non abbiamo avuto alcun vantaggio nello sviluppo della vettura 2021 e 2022″

Costi definiti rilevanti ma che quindi fanno capire che, come aggiunge, l’eventuale sforamento si basa su costi da ritenere irrilevanti sia per entità che per essere costi esclusi dal regolamento:
“Ci sono discordanze nella valutazione delle spese per i consulenti, il personale e per il welfare ma parliamo di poche centinaia di migliaia di euro, una cifra irrilevante in ogni caso significamene sotto al tetto del 5%”
Insomma per Horner Red Bull in regolare attaccata per costi che dovrebbero essere esclusi dal regolamento finanziario e che semmai porterebbero ad uno sforamento irrilevante. La FIA in effetti non sembra decisa ad usare la mano pesante e già si parla di pochissime limitazioni di ore in galleria del vento per il prossimo anno, una multa e nessuna limitazione la budget del 2023.
Come largamente anticipato detto e ridetto da queste colonne. Tanto chiasso per nulla!