F1 | Belgio: Ferrari predica nel deserto, lontani 27 secondi da Red Bull

F1 - Ferrari che arriva in Belgio con aspettative alte, ma che cade in un baratro. Sainz terzo ma a oltre 27 secondi da Verstappen.

Carlos Sainz, Spa 2022.

La Ferrari torna in delle vesti nuove dalla sosta estiva. Nel GP del Belgio Ferrari soffre tremendamente. Lontana dal passo gara Red Bull, inferiore di addirittura 2 secondi in alcuni tratti di gara, con un degrado gomma peggiore persino di quello di Mercedes. La domenica Ferrari è tutta da cancellare, lontana oltre 27 secondi da Verstappen che in tutto il weekend è stato devastante e irraggiungibile anche per il compagno di squadra.

Sfortunati con Leclerc che seguiva Verstappen dalla quindicesima piazza, ma costretti ad un pit stop anticipato a causa di una visiera a strappo finita nella bocchetta di raffreddamento dei freni della monoposto numero 16. Sainz è sembrato avere un buon ritmo ad inizio gara, ma dopo l’ottavo giro il degrado gomma ha compromesso la sua partenza. Questa volta per le strategie si sono consultati direttamente con Leclerc durante la gara per concordare la migliore strategia per il monegasco.

Risultati estremamente sotto le aspettative per la F1-75 che sembra aver fatto degli ambigui step indietro. Mentre la Red Bull continua la sua “marcia della vittoria” nella perfezione assoluta, la Ferrari cade in un baratro fuori da ogni logica.

A fine gara vengono inflitti 5 secondi di penalità per Charles Leclerc per aver superato i limiti di velocità in pit lane. Penalità evitabile, visti i risultati. Finirà sesto. -98 punti dietro a Max.

Viste le prestazioni il podio è la cosa migliore per la Ferrari, perchè la monoposto non ha funzionato, anzi, è sembrata allo stesso livello della Mercedes che ad inizio stagione era lontanissima da Red Bull e Ferrari.

Charles Leclerc – Spa 2022.

Passi indietro preoccupanti che fanno pensare ad una resa della Ferrari di fronte alla superiorità schiacciante di Verstappen e della Red Bull. I campioni in carica non sbagliano un colpo da aprile. TD39 che potrebbe aver penalizzato solo e maggiormente la scuderia di Maranello? Lo scopriremo. Chissà se gli occhi e la testa non sono già al 2023 per la Ferrari, alla luce della scarsa prestazione di questo weekend. Come ogni anno, d’altronde…