Ungheria: Ferrari, occasione per voltare subito pagina

Dall’Ungheria in poi la Ferrari dovrà saper voltar pagina. Senza pensare al mondiale saper concretizzare il potenziale della F1-75 da qui in poi dovrà essere un must. Non c’è nulla da perdere, a novembre al massimo, poi si vedrà.

Quella che arriverà in Ungheria sarà una Ferrari un po’ più scarica. La Francia probabilmente ha segnato in modo indelebile la stagione della rossa. Leclerc con quel suo errore ha abbandonato a Signes quasi tutte le sue possibilità di diventare campione in questa stagione.

La Ferrari non ha fatto meglio. Strategicamente in quel contesto  non è stata impeccabile, l’undercut di Red Bull era oramai subìto. Persino con Sainz, tra i pasticci al pit e una seconda sosta di prudenza, non certo si è dimostrata una compagine audace.

Proprio Sainz e anche Leclerc, prima del ritiro, stavano dimostrando che la F1-75 adesso è una monoposto competitiva e potenzialmente vincente ovunque. Una macchina  così a Maranello non la si vedeva da tempo quasi immemore.

Fatto sta che la squadra non è ancora pronta per il titolo quando la sua monoposto legittimamente pretenderebbe.

Da Budapest allora parte un altro mondiale. Scarico di responsabilità, senza più nulla da perdere. Se anche quest’anno il tiolo iridato non prenderà la via di Maranello il minimo che ci si deve aspettare è che la Ferrari – intesa come lato umano, persone – impari a gestire questa maledetta incapacità a vincere.

Per Leclerc 8 pole position 0 vittorie. Un dato che fa riflettere. Se l’errore non è scaturito da lui, l’ha tradito la macchina, se tutto andava bene a complicagli la vita era il muretto.

Idem con Sainz che dopo un inizio sotto tono ora sta sfoderando delle prestazioni davvero notevoli.

Dall’Ungheria la Ferrari dovrà rinascere. Senza pressioni dovrà dimostrarsi una pretendente vera al titolo, correndo gara per gara come se ognuna fosse l’ultima. Poi alla fine si faranno i conti, lo svantaggio da Verstappen è tanto ma il numero di gare che mancano alla fine della stagione è alto.

Allo stato attuale tre vittorie, 2 con Leclerc e una con Sainz, sono un bottino troppo magro per non essere delusi rispetto al filotto inanellato da Red Bull.

L’immediato futuro non dipende più solo dalla Ferrari, ci vorrà fortuna. Ma se e vero come diceva Enzo Ferrari la fortuna o la sfortuna non esistono”, la rossa dovrà saper lavorare per spiccare il volo.

Quanto a Leclerc lo stop francese sono certo varrà da sveglia.

A Pit Talk Donnini ci  ricorda: “Quanti errori clamorosi hanno fatto i campioni: Senna al Portier, Prost a Imola nel giro di formazione, Schumacher al primo giro di Monaco ‘96.”

Insomma è ora di ripartire senza pensarci su troppo. L’Ungheria è l’occasione per voltare pagina. Subito.