Norbert Haug: in Ferrari abituati a fare errori

Ferrari Montcarlo F1

F1 – La Ferrari a Montecarlo ha commesso un errore grave che è costato la gara a Charles Leclerc. Scivoloni di questo tipo non è la prima volta che capitano e a notarli, dall’esterno, c’è un personaggio che di gare ne ha viste molte, Norbert Haug.

L’ex vicepresidente della Mercedes ha avuto infatti parole molto dure (e non avrebbe potuto essere diversamente) rivolte alla squadra di Maranello con particolare riferimento all’errore di strategia capitato a Montecarlo:

Sicuramente il team a Monaco si è fatto autogol, trasformando una vittoria sicura per Leclerc in un quarto posto, regalando punti a Verstappen. Fa parte della loro storia ripetere questi errori, che finiscono per vanificare tutto quello che di buono si è costruito

Le parole di Haug sono molto pesanti e, nel girare la questione sulla pressione in cui la Ferrari si trova ogni volta che deve prendere decisioni importanti, non fa altro che confermare il fatto che gli uomini al muretto e in particolare quelli che dettano le strategie di gara non si dimostrano in grado di gestirla.

Sul banco degli imputati, e il riferimento è inevitabile, è salito Inaki Rueda, ingegnere deputato alla gestione delle strategie arrivato alla Ferrari nel 2015 con l’approdo di Sebastian Vettel. Già all’epoca Rueda dichiarò di essere in condizione e in grado di dover valutare a ogni GP circa 200 piani di gara.

Certo, si tratta di un’attività molto complessa anche alla luce di quelle che possono essere le variabili della gara, ma la frequenza con la quale la scuderia di Maranello viene portata all’errore strategico è decisamente maggiore rispetto a quanto possano fare i team avversari, arrivando anche a dei clamorosi scivoloni in classifica.

Il fatto che, però, la Ferrari sia stata negli anni spesso vittima di errori di gestione dei pit-stop (anche sotto la grande epopea di Ross Brawn) dà la misura del fatto che forse la gestione delle soste è uno dei talloni d’Achille della Scuderia e la frequenza degli errori è aumentata dopo l’ingresso di Inaki Rueda – al quale è stato affidato anche l’incarico di direttore sportivo – buttando al vento anche risultati pesanti (vedi la gomma esplosa nel penultimo giro della gara di Spa del 2015), magari andando a ricercare la causa altrove invece che sull’errore in sè.

Per citare Julio Velasco, “chi vince festeggia, chi perde spiega” e alla Ferrari ormai hanno esaurito le spiegazioni…