Dentro le squadre: compagni sì, amici mai

F1 – A Baku si corre per l’ottavo GP dell’anno. Le coppie piloti iniziano ad essere un argomento caldo, Red Bull ha fatto ordine, Ferrari non ancora, Mercedes potenzialmente tornerà ad essere esplosiva. Schumacher? Non può più sbagliare.

Monaco per molti team è stata una gara spartiacque nella storia di questo mondiale. Con Baku siamo arrivati all’ottava prova stagionale ed il campionato ha avuto abbastanza tempo per candidare le forze in campo in lotta per il titolo. Indiscutibilmente Ferrari e Red Bull, dietro a loro c’è un altro campionato. Per tutti in comune c’è il delicato tema della convivenza tra compagni di squadra. In F1 nulla di nuovo.

 

Red Bull ha fatto ordine rinnovando Perez per altre due stagioni. Checo, vincete a Monaco, ha ottenuto il terzo successo in carriera, un rinnovo ben pagato e la consapevolezza di dover essere la spalla di Verstappen per il bene del team. Non un caso che tutto ciò sia arrivato dopo qualche reclamo nelle gare precedenti.

In Ferrari le prestazioni dicono che la prima guida è Charles Leclerc ma i fatti di Monaco dimostrano che ancora si vuole trattare i due piloti alla pari. In ottica iridata d’ora in poi sarà un errore. Certo Ferrari ha anche un altro problema. Non può sventolare ai quattro venti lo status di prima e seconda guida anche perché Santander è uno sponsor enorme. E proprio come Sainz Spagnolo.

Mercedes al momento non è una polveriera perché non c’è da lottare per il titolo. Russell sorprende tutti dichiarando d’esser deluso per non aver vinto nemmeno un GP dopo 7 gare. Si dichiara motivato e consapevole d’aver fatto un buon lavoro piazzandosi sempre in top five. Con Mercedes vuole al più presto potersi misurare con piloti del calibro di Leclerc e Verstappen, con Ferrari e Red Bull. Lewis Hamilton nemmeno lo nomina, appena Mercedes riprenderà a correre ci sarà da divertirsi.

 

Poi ci sono i piloti sotto la lente di ingrandimento. Su tutti Ricciardo e Schumacher, entrambi fatti a pezzi dal confronto col compagno di squadra. In casa McLaren Daniel a questo punto della stagione appare quasi sopportato. Dopo la vittoria di Monza dello scorso anno per lui il buio totale. Non è un mistero che tra lui e la McLaren in questo momento ci sia un po’ di attrito e la consapevolezza da entrambe le parti che continuare così sarebbe triste.

Schumacher è il pilota più in crisi. Caricato di responsabilità mediatiche enormi e messo al fianco non più di Mazepin ma di Magnussen è scomparso. Oltre a ciò ci sono i danni per il team, troppi incidenti  hanno non solo danneggiato ma letteralmente distrutto la sua HAAS. Steiner in vista del back to back tra Baku e Montreal è stato chiaro. “portare le monoposto al traguardo”