Miami, quale mescole usare?

Tutto pronto al Gran Premio di Miami, manca sempre meno allo spegnimento dei semafori. A seguito delle sessioni trascorse, e dei dati forniti dai vari team relativi alle gomme, proviamo a vedere quali potrebbero esse le strategie e conseguenti scelte per la gara. Fattore fondamentale è la possibile pioggia che si potrebbe abbattere sul tracciato.

Le prove libere hanno fornito molti dati sulle possibili mescole utilizzabili. I long run, momento in cui i piloti simulano il passo gara, hanno fornito molti dati ai vari team. Le due bandiere rosse delle due prove libere hanno purtroppo interrotto alcuni piloti.

Tra i miglior tempi con gomme dure e medie non compare la Red Bull. I due team che hanno fatto registrare i due miglior tempi sulle due mescole sono state Haas e Ferrari. Importante ricordare, per illustrare le possibili strategie, che da quest’anno è possibile scegliere, indipendentemente dalla qualifica, la mescola con cui partire.

Come dichiarato dalla stessa Pirelli tramite Mario Isola, le gomme durano abbastanza da consentire ai piloti anche di effettuare due soste. Tutto ciò dipende soprattuto dal bilanciamento della monoposto e dagli errori che il pilota potrebbe commettere. La parte esterna del tracciato è ricoperta di un materiale abrasivo e quindi in caso di errore del pilota, la gomma si rovinerebbe maggiormente del solito. Tutto ciò è successo con Checo Perez durante le FP2.

Dopo la pole, di Charles Leclerc, vediamo cosa potrebbero scegliere i piloti primi in griglia e chi parte da più in fondo ed è chiamato alla rimonta come George Russell. Esteban Ocon, sarà sicuramente pilota di riferimento, per quanto riguarda i tempi sulle gomme, in quanto partendo ultimo dovrà sicuramente inventarsi qualcosa di diverso dagli avversari.

Le strategie consigliate dal team italiano fornitore vedono i team virare su due soste. La prima strategia consiste in una partenza con gomma media, e un due stint in cui quest’ultima si intercambia con la gomma dura, per poi rimontare nuovamente una mescola dura intorno ai giri 30-40.

Seconda strategia veloce quanto la prima, riguardante gomma media e gomma dura, in cui esse si scambiano tra il giro 12 e il giro 18. Tutto ciò dipenderà da come il pilota riuscirà a gestire gli pneumatici. Nel secondo stint, la gomma dura, sostituisce la mescola mediaUltima strategia, la meno veloce, è composta da due soste. Si parte con una gomma media e si conclude con lo pneumatico soft, con un’altro scambio intermedio, medie-dure,  tra il giro 12 e 19.

Di considerevole importanza, la possibilità che sul tracciato si abbatta un acquazzone, che farebbe saltare tutte le strategie possibili.