Ferrari e Red Bull gli aggiornamenti di Barcellona tra fandonie e verità

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F1 – Tutti a parlare e discutere dei presunti aggiornamenti già eseguiti da Red Bull e di quelli che in Spagna apporterà la Ferrari alla sua monoposto. Ma siamo proprio sicuri che Red Bull abbia sviluppato già così intensamente come viene raccontato e siamo così certi che la F1-75 di Maranello abbia portato in pista fino ad ora poco e niente?

Cominciamo dalla Red Bull. Solo la stampa italiana, poco prima del GP di Imola (all’estero solo qualche testata riportava la notizia citando fonte fosse italiana), ha cominciato a riportare di alleggerimenti sostanziosi eseguiti alla RB18. Circa 7 – 8 kg! Ma veramente c’è qualcuno che possa credere che dopo soli tre GP ed in un colpo solo il team anglo austriaco potesse alleggerire la propria vettura di 7 chilogrammi? L’avevano forse realizzata con parti in piombo?

Su certe testate si entrava addirittura nei dettagli: si specificava di alleggerimenti di 4,5 kg grazie a diversi e miracolosi incroci di fibre di compositi. Altri interventi non meglio specificati ai porta mozzi e altre operazioni a non identificati inserti metallici lavorati  con un risparmio di altri i 2 kg. Se fosse vero, andrebbe praticamente cacciato chi ha supervisionato il progetto iniziale della Red Bull RB 18. E tutto ciò, secondo quanto viene aggiunto invece da altri in queste ore, avrebbe portato, insieme ad altri interventi non particolarmente vistosi sul fondo o l’aggiunta di uno splitter nella zona del T-Tray, a spendere già un 75% del budget disponibile quest’anno? Ricordiamo la limitazione delle spese, tutta da verificare nelle forme di controllo, imposta dal budget cap. 

La Ferrari invece sarebbe praticamente la stessa del Bahrain (secondo la stampa nostrana) non avrebbe introdotto nulla o quasi niente di nuovo. Gli interventi sul fondo, quindi, non varrebbero per la Rossa secondo alcuni sedicenti esperti. Eppure anche la Ferrari è intervenuta sulla sua vettura e in egual misura rispetto alla Red Bull. Minimi infatti sono stati gli interventi dei “bibitari” e minimi sono stati quelli degli uomini del cavallino. La stampa italiana invece racconta tutto l’opposto: grandi cure dimagranti per la Red Bull contro una Ferrari praticamente uguale a quella vista nel primo GP della stagione. Basta leggere siti specializzati d’oltremanica per sentirsi raccontare tutt’altra storia. 

In Spagna arriverà certamente un pacchetto interessante di aggiornamento per la Ferrari ma ci si deve aspettare ulteriori modifiche anche da parte Red Bull che non è affatto in anticipo su i piani di sviluppo della sua monoposto. Perché mai, avrebbe dovuto anticipare lo sviluppo della sua machina, quando sin dalla prima gara il gap tecnico con la Ferrari non era ampio? I 50 punti ed oltre accumulati, infatti, erano il risultato di un doppio ritiro per cause affidabilistiche, non è di certo mancata la prestazione. 

Probabilmente i piani di sviluppo delle monoposto delle due squadre non è troppo diverso tra loro. Forse Red Bull porta più piccoli aggiornamenti costantemente ad ogni gara, Ferrari qualcosa in meno per poi ampliare la gamma degli interventi in Spagna. Ma di fatto nessuna delle due ha voluto accelerare nello sviluppo, sia per non correre il rischio sbagliare, sia perché tutto sommato le prestazioni erano similari e non lontane dai loro obiettivi. Tutto il resto che viene raccontato è solo per vendere copie e far credere di sapere…inventando 7 kg di invenzioni a copia di giornale.