F1 – Leclerc stava dominando il GP di Spagna quando la sua Ferrari lo ha costretto al ritiro. Grande delusione ma anche fiducia per una macchina che si è dimostrata competitiva. Vince Verstappen ed ora è di nuovo leader del mondiale.
C’è ritiro e ritiro. Ieri la Ferrari di Charles Leclerc si è arresa per la rottura del turbo quando si trovava in testa alla gara. Proprio questa considerazione “c’è ritiro e ritiro” è l’unico spiraglio d’ottimismo in una domenica che altrimenti assumerebbe contorni sportivamente catastrofici.
La F1-75 ha dimostrato d’essere nuovamente competitiva e superiore a Red Bull. Leclerc aveva accumulato un vantaggio considerevole che lo metteva al riparo dagli attacchi di Verstappen. Gli aggiornamenti portati a Barcellona hanno funzionato, Leclerc al sabato aveva conquistato la pole con un colpo di classe dei suoi, in gara al via aveva chiuso la porta in faccia alla Red Bull con la cattiveria di chi sa è la sua giornata.
Purtroppo non è andata come voleva ma la Ferrari si è dimostrata vivace e competitiva. Un’ottima notizia. Sembra di vivere la F1 degli anni 2000 in cui l’affidabilità era un’incognita. Queste power unit ormai tirate al massimo si mostrano fragili. E’ cosi per tutti. Lo è stato per Red Bull ad inizio stagione ed ora per la prima volta è toccato alla Ferrari.
Bello il gesto di Leclerc che sceso dalla macchina abbraccia e consola i meccanici attoniti. Un gesto da Leader che mostra come l’ambiente sia unito. Leclerc è giovane, ogni tanto la combina, ma è anche un ragazzo intelligente e carismatico .
Oltre alla delusione per questo ritiro c’è quella per Carlos Sainz. Benchè lo spagnolo abbia poi concluso quarto non entusiasma. Ha pasticciato al via e commesso un errore in gara come e nello stesso punto di Verstappen ( che però poi ha vinto). Il delta di rendimento tra Lelcerc e Sainz è enorme. lo spagnolo non ha ancora compreso come rapportarsi con questa macchina mentre Perez recita il ruolo di guarda spalle di Verstappen con molta più autorità.
Abbiamo assistito ad una gara bellissima e ricca di colpi di scena. Su tutti il ritorno di Mercedes. Il duello Russell Verstappen è stato magnifico con l’inglese che per la prima volta ha fatto vedere come sà difendere. Un campione. Proprio Mercedes ora potrebbe essere l’ago della bilancia nella lotta tra Ferrari e Red Bull. Una squadra che forse non riuscirà a inserirsi nella lotta al titolo ma un avversario in grado di tirar via punti ai contendenti al mondiale
Magnifica ieri la gara di Hamilton. Non è il suo anno certo ma la rimonta dall’ultimo al 4 posto è stata esaltante. Non datelo per finito mai. Solo un problema di mancanza di carburante ha permesso a Sainz di passarlo altrimenti sarebbe giunto ai piedi del podio in una gara pulita senza l’aiuto di nessuna SC.
Per fortuna non c’è tempo per piangersi addosso. Tra sette giorni si corre a Monaco. Il tratto finale di Barcellona, lento e tutto di trazione, ha mostrato una Ferrari in palla. A Monaco si va per vincere e per ricucire il margine che Verstappen ha guadagnato ieri.
Il tesoretto di vantaggio della Ferrari su Red Bull è evaporato. Ciò che in settimana avevamo scritto è accaduto. A Barcellona è iniziato un altro mondiale.