F1 | Australia, Sainz: “Un disastro per me!”

Carlos Sainz, deluso e amareggiato, chiarisce i motivi del suo ritiro dal Gran Premio d’Australia. Il pilota spagnolo, in parte, attribuisce le colpe a se stesso, oltre ai problemi tecnici dovuti al volante della propria vettura.

Se a Maranello, da una parte, si festeggia per il secondo successo stagionale di Charles Leclerc, dall’altra c’è rammarico e delusione per il ritiro di Carlos Sainz dopo soli due giri dal via del Gran Premio d’Australia. Un weekend di certo da dimenticare per il 27enne madrileno, a partire già dalla qualifica del sabato.

Sainz Australia F1

Al di là dei problemi tecnici legati al volante della vettura, la nona piazza sigillata al termine del Q3 potrebbe aver non poco influito sul morale di Sainz. Infatti, valutando quanto accaduto durante la partenza, il #55 in tuta rossa sembrerebbe aver avuto fretta nel voler sorpassare e, dunque, rimontare per raggiungere il suo compagno di squadra, scattato dalla pole position. Che si sentisse sotto pressione? Può darsi, ma è stato un insieme di tante cose.

Lo stesso Sainz ammette di aver compiuto un errore in Curva 9, causando così il testacoda sulla ghiaia che ha portato all’inevitabile ritiro. Ma in fin dei conti hanno contribuito anche i problemi tecnici:

“Devo essere duro con me stesso quando commetto un errore di guida. Avevo così tanta fretta di rimontare che ho commesso un errore: è stato un disastro per me – ha dichiarato lo spagnolo, aggiungendo poi: Ieri alcuni cambi non hanno funzionato, motivo per cui abbiamo dovuto cambiare il volante un minuto prima della partenza. Ma dato che avevo un’impostazione errata sono entrato in modalità anti-stallo”.

A suo dire, anche la scelta di partire con la gomma dura (strategia contraria a quella di Leclerc, per cui si è decisa la mescola media) non ha aiutato.

Stiamo ancora prendendo confidenza con le nuove gomme e la gomma dura, in particolare, è stata molto difficile per tutto il weekend. Ho spinto troppo all’inizio, anche se avrei dovuto essere più paziente.

Senz’altro, la sua possibile rimonta avrebbe regalato punti preziosi al team di Maranello per allungare su Mercedes e Red Bull. Mancano ancora altri diciannove appuntamenti di F1, dove si cercherà di rimediare agli errori di Melbourne e confermarsi la scuderia da battere. Attualmente, al netto dei fatti di queste prime tre gare, la F1-75 sembra essere la vettura più completa.