F1 | Rinland sul movimento del volante Mercedes

Il ritorno in vita della Mercedes ha posto tante dubbi nella testa degli appassionati. A Pit Talk con lo storico ingegnere Sergio Rinland, ex Williams, Brabham e Arrows, parliamo, ai nostri microfoni, proprio di come la Mercedes fa valere la sua superiorità.

La Mercedes ha riacceso la corsa per il titolo di questa stagione F1 2021, la quale sembrava stesse andando verso un’unica direzione. Nell’ultima puntata di Pit Talk lo storico ingegnere in F1, Sergio Rinland, ai nostri microfoni ha espresso il suo parere sulla superiorità della monoposto Mercedes. Nello specifico sul volante che in Brasile sembrava spostarsi avanti e indietro nell’abitacolo.

“Il regolamento è così chiuso che è tanto difficile fare qualcosa e nasconderla. Fare un sistema idraulico per avere un qualcosa nel cruscotto o nel volante per abbassare il posteriore dev’esserci una connessione elettrica o idraulica o di qualsiasi tipo. Secondo me è molto difficile nascondere una cosa del genere.”

Sappiamo bene che la Mercedes aveva implementato questo sistema all’inizio della stagione 2020, vietato per questa stagione. Il nostro ospite non crede che si tratti di un qualcosa che effettivamente fornisca un vantaggio così grande alla Mercedes, in quanto, essendo proibito, diventa difficile nasconderlo agli occhi della FIA. Di contro però, le immagini parlano chiaro, la questione ha sicuramente destato sospetti.

“Secondo me è solo un gioco che fanno loro con il terzo ammortizzatore. Lavora in un modo tale da agire quando la velocità della monoposto aumenta, quando arriva ad un certa velocità, la forza del terzo ammortizzatore rende la macchina meno resistente così da abbassarsi in curva. In questo arriva in curva in una posizione che genera il massimo carico aerodinamico. L’unica cosa possibile che può avere una connessione con il volante.”

Spiegazione tecnica pregevole dell’ing. Rinland. Ci spiega come dovrebbe funzionare questo nuovo sistema adottato da Mercedes. Il movimento del volante produce un’azione diversa da quella che abbiamo visto lo scorso anno, andando ad agire sulle molle della macchina sul dritto.

“Si tratta di un sistema passivo, non attivo, riduce la resistenza della forza dell’ammortizzatore. Potrebbe essere collegato al volante.”

Rimane un mistero, quello del volante Mercedes, visto che non sappiamo cosa e quanto davvero incida quel movimento del volante sulle prestazioni.

Sta di fatto che siamo davanti all’ennesima possibile intuizione geniale della casa tedesca, che sotto questo aspetto, non si smentisce mai.