F1 | Allievi: “Hamilton super anche quando era in GP2!”

Nell’ultima puntata di Pit Talk, Pino Allievi, ospite ormai consueto ai nostri microfoni, ci ha parlato dell’impresa di Hamilton, del carattere e della superiorità di questo pilota in F1.

Hamilton nel GP di Russia ha toccato quota 100 vittorie. Ai microfoni di Pit Talk Pino Allievi ha elogiato il 7 volte campione del mondo di F1 per un’impresa che mai nessuno è riuscito ad ottenere.

Non si vincono 100 gare per caso. Abbiamo visto tanti piloti forti e macchine vincenti ma senza aver mai vinto un campionato. Devi essere bravo a sfruttare il tuo mezzo. Io Hamilton lo commentavo quando faceva la GP2 ed era veramente una spanna sopra, a differenza di quanto dicevano che aveva la macchina migliore. Le macchine erano tutte uguali.”

2020 Turkish Grand Prix, Sunday – LAT Images

Parole dolci per Hamilton, che sta lentamente rompendo tutti i record di questa F1. Il pilota britannico si è sempre dimostrato di poter essere superiore in pista, non solo grazie alla macchina come dice Allievi. La storia del pilota Mercedes parla chiaro, Hamilton era già un talento nelle categorie minori, ed era solo questione di tempo prima che esplodesse in F1.

“Poi lo ha dimostrato anche ieri, qundo c’era da tirare fuori grinta ed esperienza lui c’era. La macchina conta, è vero, se avesse guidato una AR non avrebbe vinto tutto questo, ma bisogna saper sfruttare anche la macchina migliore ed essere quello più forte.”

Avere la macchina più forte aiuta, non è un vantaggio da trascurare. Questo lo si è sempre detto di Hamilton che da quando è in F1 è sempre stato “privilegiato” sotto questo aspetto, ricordiamo il titolo sfiorato al fianco di Alonso nell’anno del suo esordio, vero però che la macchina migliore te la devi guadagnare con i risultati. Se è Hamilton ha sempre avuto il top è perchè è tutt’ora un top driver.

Non sempre lui è stato d’accordo con la squadra, ieri l’hanno azzeccata anche se ieri non voleva fermarsi subito. Norris ha rischiato e poi è andato a perdere la gara.”

In riferimento al GP di Sochi Lewis spesso comunica troppo e contro il muretto. Questo a volte può mettere in cattiva luce la squadra che si fa ostacolare dalle decisioni del pilota. Ciò non vuol dire che il pilota non abbia la ragione. Un top driver è tale anche quando alle sue spalle ha una squadra che ascolta il proprio pilota ed è in grado di fargli mettere in pista il 100%.

L’unica cosa che si può ricriminare a Lewis è la difficoltà che ha nell’affrontare avversari tenaci. Riuscirà Verstappen a impedirgli di infrangere l’ultimo record attivo di Micheal Schumacher?