F1 | Mercato piloti, grossi cambiamenti nel 2023

Nella prossima stagione cambierà qualcosa all’interno delle varie scuderie? Quali sono i sedili più sicuri e quelli invece traballanti? Forse è ancora presto per dirlo però se ci dovranno essere dei cambiamenti concreti, questi si verificheranno nel 2023.

Uno degli ospiti della puntata di Pit Talk di lunedì 9 agosto, è stato Enrico Zanarini, manager di vari piloti di F1, tra cui anche Antonio Giovinazzi. Nonostante il “tema mercato” sia sempre bollente, per il momento non sembrano esserci novità così scottanti. Arriveranno di sicuro in una fase più avanzata del Mondiale.

Per quanto riguarda i vari team c’è sempre uno dei due piloti che rischia più dell’altro. Ad esempio in Mercedes, Hamilton non ha mai corso il rischio di perdere il posto, cosa che invece non può dire Bottas. Alla Ferrari, Charles Leclerc sembra invece avere una sorta di posizione più elevata rispetto al collega Carlos Sainz.

O ancora, in casa RedBull se mai si dovesse “sacrificare” qualcuno, la scelta ricadrebbe su Pérez e non su Verstappen.

È così da sempre nella storia della F1: un pilota è il “cavaliere” mentre l’altro è destinato a fare lo “scudiero”, anche se indubbiamente possiede grande talento. Ma a questi “secondi” come fa a non stare stretto questo ruolo?

Il lavoro di squadra è molto importante ma arriva un momento in cui è bello pensare anche a se stessi. È spesso capitato che Bottas dovesse coprire le spalle di Hamilton e poi anche se davanti, lasciare passare il compagno.

Questo favorire sempre “l’altro”, a lungo andare può deteriorare la situazione di un team?

È già successo in passato che piloti prima amici diventassero poi rivali per questi motivi. Alla fine però, solo uno può vincere e forse dipende anche dal carattere di una persona, da quanto il corridore è disposto a sacrificarsi.

Quest’ultimo deve però essere felice di farlo altrimenti la situazione potrebbe diventare pesante e avere conseguenze in pista. Tutte queste domande se le sarà fatte anche Toto Wolff?

Ad esempio portare affianco di Hamilton un pilota tanto promettente come George Russell potrebbe essere un vantaggio o uno svantaggio? Per scoprirlo bisognerebbe vederli lavorare insieme, anche se entrare nelle dinamiche esatte di una squadra rimane comunque molto difficile.