F1 | Turrini: Vettel e Alonso, passato e futuro

Durante la puntata 246 di PitTalk è intervenuto Leo Turrini, il quale ha espresso la propria opinione in merito al cambio di scuderia di Sebastian Vettel e al ritorno di Fernando Alonso in F1. Questi due piloti, che condividono il proprio “fallimento” in Ferrari, potrebbero ancora dimostrare qualcosa. Naturalmente, tutto ciò dipenderà da molte circostanze…

 

 

| a cura di Maria Iuliano

L’attuale stagione di F1 sta ormai volgendo al termine e si inizia già a guardare verso il campionato del 2021. Vettel dirà definitivamente addio al suo sogno di vincere un mondiale con la Rossa, passando a quella che sarà la Aston Martin, mentre la Renault si prepara per il ritorno di Alonso.

Entrambi questi piloti sono stati rivali negli anni tra il 2010 e il 2013, periodo del dominio Vettel-Red Bull che ha fruttato alla scuderia austriaca (così come al tedesco) ben quattro titoli mondiali. Due piloti che sono accomunati dal fatto di non aver vinto il campionato del mondo in tuta rossa. Gli stessi su cui si sono riversate tantissime aspettative poi sfumate via.

Leo Turrini ha parlato a PitTalk della differenza tra Vettel e Alonso, in particolare su chi dei due sia arrivato più vicino a vincere il mondiale di F1 durante gli anni trascorsi a Maranello:

Tra Vettel e Alonso, lo spagnolo è stato quello più vicino a vincere il mondiale con la Ferrari. Si è giocato due campionati fino all’ultima gara. Poi se vogliamo approfondire il discorso io ho sempre sostenuto che il titolo 2010 l’abbia perso proprio Alonso. L’ha perso con il sabato di Montecarlo, con l’uscita di pista a Spa e con la gara di Abu Dhabi. Nel 2012 stava facendo il miracolo perché non aveva una macchina da titolo, ma era stato molto bravo a sfruttare le circostanze che si erano presentate. Se non avesse avuto la sfortuna, a lui non imputabile, della partenza di Spa e Suzuka, probabilmente ce l’avrebbe fatta.

Pone poi l’accento su Vettel e Ferrari. Il Cavallino in questo decennio ha sprecato le sue opportunità di vincere il mondiale, nonostante l’ingaggio di due piloti di un certo spessore:

Vettel non è mai arrivato a giocarsi il campionato all’ultima gara. Almeno nel 2018, soprattutto per responsabilità sue, per l’errore in Germania, cosi come quello a Monza in quella famosa domenica con Kimi… Però il dato più triste è che dal 2010 al 2020 abbiamo avuto in casa i due piloti che meglio di chiunque hanno rappresentato la potenziale alternativa a Lewis Hamilton e non ce l’abbiamo fatta!

Turrini, inoltre, volge lo sguardo al futuro di questi due campioni del mondo e di ciò che potrebbero ancora fare in F1.

Futuro di entrambi? Io credo che la Aston Martin dipende molto da come si svilupperà il rapporto tra la famiglia Stroll e la Mercedes. C’è tutto questo discorso sul futuro di Wolff che è coinvolto anche con la Aston Martin, gira da tanto tempo l’ipotesi che Mercedes possa restare solo come fornitore di motori, è già circolato anche il nome del potenziale acquirente (la Ineos). E’ chiaro che se si arrivasse a quello scenario in un paio d’anni, un Vettel motivato potrebbe avere in Aston Martin delle condizioni favorevoli.

E quali potrebbero essere i progressi di Renault con Alonso al volante? Potranno dimostrare di essere i candidati ideali per battere Mercedes?

Alonso merita di essere seguito per due ragioni: la prima è che Renault (dal 2021 sarà Alpine, n.d.r.) è un team che sta facendo vedere dei progressi. Se voi vedete la posizione in classifica di Ricciardo quest’anno è sorprendente per uno che non ha mai vinto un GP in stagione. E in più questo grande manager che è De Meo, ha palesato un interesse molto forte per la F1. Questa potrebbe essere una sorpresa specie se dai vertici Renault dovessero decidere che è il caso di investire forte per essere loro la candidata alla successione all’eterno dominio Mercedes.

Maria Iuliano
Maria Iulianohttps://twitter.com/mariaiuliano_
Classe 1996, capelli rossi come la Rossa, poliglotta e amante della Formula 1. Cresciuta con il mito di Schumacher, cerco di trasmettere la mia passione con le parole. "Ho sempre creduto che non ci si debba mai, mai arrendere, e continuare a lottare anche quando c'è una piccola, piccolissima chance". - Michael Schumacher

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