F1 | Turchia 2006: il terzo incomodo

Anteprima storica del GP di Turchia, una gradita re-entry del calendario dato che erano ben sette anni che il circuito di Instanbul non veniva solcato dai bolidi di F1. Per questa occasione vi proponiamo un flashback che torna addirittura all’edizione 2006, con la prima affermazione in carriera di Felipe Massa su Ferrari.  

 

| a cura di Federico Sandoli 

Dopo una stagione 2005 dominata dall’assurda decisione di vietare il cambio gomme – probabilmente per avvantaggiare i team gommati Michelin a discapito della Ferrari gommata Bridgestone – la stagione 2006 vede un ritorno al cambio gomme e un ritorno al vertice della Ferrari.

Prima dell’arrivo in Turchia la sfida che anima la stagione è quella tra Alonso su Renault e Schumacher su Ferrari. Quest’ultimo, sempre motivato, comincia però a far trasparire qualche segno di stanchezza.


Le prime prove libere del venerdi vede spiccare un nome nuovo, una giovane speranza chiamata Sebastian Vettel. Il tedesco, su una BMW Sauber, riesce a issarsi in cima alla lista dei tempi battendo addirittura la Ferrari di Massa.


In qualifica le rosse sono determinate a dominare la sessione. Infatti la strategia della squadra italiana è quella di monopolizzare la prima fila e scattare in testa per portare il tedesco rosso in testa alla classifica mondiale.


E come auspicato, la prima fila si dipinge di rosso ma non con Schumacher in pole-position bensì con Massa, che con un giro eccezionale conquista la P1 ai danni del compagno tedesco e relegando Alonso al terzo posto.


Allo scattare della corsa, alla prima curva, Massa, Schumacher e Alonso mantengono le posizioni. Fisichella, con l’altra Renault, si gira creando uno scompiglio che porta a eliminare dei protagonisti come Ralf Schumacher e Kimi Raikonen.


Il bisogno di spettacolo in F1 fa si che al tredicesimo giro Liuzzi, autore di un innocuo testacoda, provochi l’entrata della safety-car. I piloti di testa approfittano per rientrare ai box per effettuare la prima sosta.

 

 

 

Durante la sosta Massa riesce a mantenere la testa mentre Schumacher perde la seconda posizione in favore del suo avversario Alonso. Le posizioni sembrano cristallizzate. L’unica emozione la fa vivere il tedesco vestito di rosso che nel tentativo di avvicinarsi allo spagnolo va lungo alla curva 8 perdendo oltre 4 secondi.


Tutto finito? No, mentre Massa prova a rallentare Alonso, senza rischiare la leadership, Schumacher sta aspettando il pit-stop dei primi due per provare a recuperare la posizione sullo spagnolo.


A venti giri dalla fine ecco scattare la seconda tornata di soste. I primi due entrano, il tedesco comincia a inanellare giri velocissimi e guadagna circa un secondo al giro sulla coppia di testa. Poi entra a sua volta ai box e prova a uscire secondo. Per qualche decimo, però, non ci riesce nell’intento e deve accodarsi alla Renault di Alonso.

Davanti alla televisione sono in tanti a tifare Massa non per la vittoria ma per rallentare lo spagnolo quel tanto che basta per permettere il sorpasso del tedesco. Ma la realtà è un’altra cosa. Massa s’invola verso la vittoria mentre il tedesco tallona lo spagnolo che, forte dell esperienza di Imola dell’anno prima, sa dove tenere lontano il suo avversario per smorzare ogni tentativo di sorpasso.

 

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Vince Massa, ma anche un po’ Alonso che, grazie al secondo posto riesce ad allungare sul tedesco della Ferrari, battuto ma non ancora sconfitto.


In Turchia è nata una stella? Si pensa di si anche se gli addetti ai lavori parlano solo di una meteora…