F1 | Mugello: promontorio di speranza

Anteprima storica molto particolare quella che vi proponiamo per questo primo GP della Toscana della storia della F1. E manco a farlo apposta, il GP numero 1000 nella storia della Scuderia Ferrari, unico team ad esserci sempre stato dal primo mondiale della massima categoria nel 1950. 

E un cavallino azzoppato quello che si appresta a scendere in pista domenica al Mugello. L’occasione più che unica è irripetibile. Infatti il weekend vede scoccare il millesimo gran premio della leggendaria scuderia e la rossa, in uno dei tanti momenti bui della sua storia, è attesa a una prova d’orgoglio.

Decisa a far dimenticare le opache prestazione d’inizio campionato, la rossa ha deciso di vestirsi del suo colore più antico, quello leggendario del debutto negli anni 50, per far vivere ai propri tifosi una sorta di legame con la rossa degli inizi.

Ma il Mugello, new entry assoluta del calendario, non è nuovo alla F1. Il tracciato l’ultima volta che ha visto le monoposto, è stato per una sessione di test, tenutasi nel 2012, che ha attirato sugli spalti 15000 appassionati.

Disturbata dal meteo, la sessione ha visto scendere in pista tutte le macchine più importanti ma la vera protagonista era – manco a dirlo – la Ferrari F2012, ovvero la rossa di quell’anno, che già, dopo 4 gare, necessitava di modifiche sostanziali.

La rossa, guidata da Alonso, nelle prime gare è riuscita ad aggiudicarsi un GP di Malesia corso in condizioni critiche. In condizioni normali però la macchina risultava instabile e lenta in curva. Sferzata da Domenicali, indimenticato team-principal, la squadra ha portato sul circuito toscano una serie di modifiche sostanziali risvegliando la curiosità di spettatori e addetti ai lavori.

Nella prima giornata la Lotus-Renault di Romain Grosjean è stata la più veloce. Alle sue spalle il campione del mondo, Vettel. Felipe Massa, con la Ferrari non modificata, ha testato varie soluzioni per rendere la macchina più’ adatta agli pneumatici Pirelli, senza però strappare tempi significativi.Quando la delusione cominciava a chiedere spazio alla curiosità, ecco apparire in pista la rossa di Alonso, col retrotreno nuovo in stile Red Bull. E, non a caso, subito i tempi si sono attestati sui migliori.Il retrotreno della Ferrari è totalmente diverso tanto che la macchina ha subito migliorato la gestione degli pneumatici e la percorrenza in curva. Lo spagnolo esaltato da tali miglioramenti, forse, chiede troppo alla sua rossa finendo fuori pista danneggiando l’ala anteriore e il musetto.

Nonostante l’uscita di pista, lo spagnolo è molto soddisfatto, i miglioramenti della F2012 sono tangibili e già sogna di essere sul gradino più alto in Spagna, primo gran premio europeo della stagione.

La nota stonata di questi test sono stati i giudizi sul tracciato quasi negativi di Vitaly Petrov e Romain Grosjean che considerano il Mugello un circuito non idoneo alla F1.

Dopo otto anni ecco la F1 ritornare in toscana con una Ferrari claudicante che grazie alla passione dei suoi tifosi riuscirà a rinverdire il suo mito, da sempre inossidabile.